Carissimi Nerd se siete fan del mondo nipponico e in particolare di Ultraman su Netflix abbiamo la serie composta da 2 stagioni. La serie animata tratta dal manga omonimo scritto da Eiichi Shimizu e disegnato da Tomohiro Shimoguchi, pubblicato da Star Comics, la cui peculiarità è quella di essere il sequel canonico della serie live-action Ultraman trasmessa in Giappone fra il 1966 ed il 1967.
Nel corso della prima stagione, che si svolgeva circa 10 anni dopo le vicende della serie originale del 1966, avevamo ritrovato Shin Hayata, il primo Ultraman, nei panni di ministro della difesa del Giappone.
Entra i scena suo figlio Shinjiro che, avendo ereditato i geni del padre, è il nuovo prescelto per diventare un nuovo Ultraman e proteggere la Terra dalle nuove minacce aliene alternando la sua vita da supereroe a quella di un normale studente quasi maggiorenne.
Il ragazzo affronta in egual misura problemi post-adolescenziali e alieni che vogliono distruggere e minacciare Tokyo.
Questa nuova serie tende ad introdurre una nuova storyline per Ultraman, in quanto introduce il concetto di squadra, discostandosi dal prodotto originale del 1966.
La squadra Ultraman è altamente inclusiva per chi merita il titolo del difensore della Terra.
Assieme a Shinjiro e Shin, faremo la conoscenza di Moroboshi, un altro combattente Ultra che sarà una sorta di rivale per Shinjiro almeno inizialmente.
Avremo Hokuto, un giovane ragazzo dall’oscuro passato che considera Shinjiro come un fratello maggiore, un esempio da seguire, che diventerà un Ultraman di supporto alla squadra già presente.
In Ultraman Stagione 2, oltre a Shinjiro, Dan Moroboshi, il vecchio Hayata e Hokuto, ci saranno altri due personaggi che, unendosi ai protagonisti, forniranno supporto alla squadra degli Ultraman; per fronteggiare una nuova minaccia aliena.
Alcuni colpi di scena riveleranno la vera essenza di personaggi conosciuti nella stagione precedente e la squadra affronterà battaglie avvincenti e scontri all’ultimo sangue per riportare la pace sul pianeta.
Sia per quanto riguarda la prima stagione che la seconda, Ultraman si rivela essere un prodotto innovativo a livello estetico: l’animazione, infatti, viene realizzata con una tecnica di computer grafica in 3D esaltando molto i combattimenti corpo a corpo. Enfatizzando molto le tecniche di combattimento utilizzate dal primo Ultraman visto nel 1966 in Giappone e poi importato e trasmesso da noi in Italia nel 1980.
Sfruttando il canovaccio del manga omonimo citato in apertura Netflix ha rilanciato l’icona Ultraman, anche e soprattutto al di fuori del Giappone, attraverso una serie animata sicuramente più appetibile e più accessibile facendola conoscere idealmente ad una nuova generazione di spettatori.
Ovviamente si è passati dalla classica tuta rossa e argento con occhi gialli a più tecnologiche suit da combattimento ma è il giusto scotto da pagare per essere “al passo con i tempi.
Il concetto di eroe Ultra, in questa serie, è esteso a chi sia meritevole di poter indossare il marchio Ultraman e di poter così, entrare a far parte della speciale famiglia.
Al grido di : “Io sono Ultraman ” i nostri eroi agiscono come un unica entità sinergica, nostante così diversi caratterialmente, ma tutti uniti e determinati a difendere l’umanità!
Insomma, che siate appassionati di Ultraman oppure no, poco importa: vi consigliamo comunque la visione di questa serie!
Anche solo per conoscere un importantissimo pezzo di immaginario e cultura pop giapponese, non specificatamente legata ai manga e agli anime in senso stretto!