Si inaugura mercoledì 20 gennaio alle ore 17.00 la Passaggio d’Inverno di Italo Mustone presso l’Arte/Studio Gallery di Benevento . La mostra la si potrà visitare fino al 26 gennaio 2016. La mostra fa parte della rassegna d’arte contemporanea di artisti sanniti ideata da Mario Lanzione Sette Opere x Sette Artisti x sette giorni x sette settimane . Tra la fine degli anni sessanta e settanta, con la nascita del Liceo Artistico, un gruppo di napoletani sono stati docenti di materie plastiche e pittoriche a Benevento. E’ intorno alle personalità di questi personaggi che si sono formati allievi che hanno avuto, poi, successo a livello Internazionale e che, a loro volta, hanno ricoperto il ruolo di docenti. Giulio Calandro, Giuseppe Cotroneo, Mario Lanzione, Mario Mascia e Angelo Pescatore, infatti, appartengono a quella generazione di educatori che hanno saputo interpretare la cultura napoletana trasformandola in un proprio linguaggio artistico anche in rapporto ad una realtà storica del territorio Sannita. Non da meno Nicola Iacobucci e Italo Mustone, pur non essendo docenti del Liceo Artistico, svolgono un ruolo da protagonisti che serve da esempio alle nuove generazioni che, da qualche decennio, si stanno affermando nel campo dell’arte. E’ appunto l’appartenenza al territorio e il carattere generazionale che hanno in comune i componenti del progetto ideato da Mario Lanzione. Passaggio d’inverno, infatti, è la programmazione di sette “mini personali” con sette opere di sette artisti beneventani per sette giorni per sette settimane, che si terranno all’Arte/Studio – Gallery di Via Sant’Agostino in Benevento, da dicembre 2015 a febbraio 2016, secondo il seguente calendario: Giulio Calandro (dal 03 al 09 febbraio), Giuseppe Cotroneo (dal 10 al 16 febbraio), Nicola Iacobucci (dal 17 al 24 febbraio), Mario Lanzione (dal 27 gennaio al 02 febbraio), Mario Mascia (dal 13 al 19 gennaio), Italo Mustone (dal 20 al 26 gennaio) e Angelo Pescatore (dal 16 al 22 dicembre).
Simpatiche e interessanti curiosità sull’interpretazione del numero sette:
– ‘O vase, in dialetto napoletano ha due versioni: il bacio e il vaso. Sempre nella tradizione partenopea, sognare ‘o vase (il vaso) può indicare la felicità in famiglia. Essendo un oggetto fragile rappresenta la donna o, per meglio dire, il grembo materno. ‘O vase (il vaso), nella “smorfia napoletana” è collegato con il numero sette. Il numero Sette” è il numero perfetto, l’espressione più vicina alla mediazione tra l’umano e il divino o alla capacità di fondere la magia con la realtà. Di “realizzare”, insomma, il magico nel quotidiano. Il Sette è considerato come un numero in stretta relazione con il misticismo ed è il riferimento verso ogni forma di scoperta e di conoscenza. Il numero Sette s’intende anche come simbolo dell’esplorazione dell’esistenza umana, allo scopo di giungere alla scoperta del suo significato più profondo. E’ considerato il numero della filosofia e dell’analisi, ma anche della solitudine e della completezza. La sua importanza, in effetti, è determinata dall’elevato numero di volte che ricorre in materie sia spirituali che religiose: Sette sono i peccati capitali, sette i mari, sette le note musicali, sette gli angeli dell’Apocalisse, sette le Pleiadi, sette le costellazioni. Sette è il numero dei giorni della settimana ma anche quello della “creazione”-. E’ un caso che l’Arte/Studio – Gallery abbia voluto identificare un “progetto” artistico con questo numero? E’ un interrogativo che si può sciogliere solo seguendo con attenzione l’evento in programma: “PASSAGGIO D’INVERNO. sette opere x sette artisti x sette giorni x sette settimane”.