Domenica 23 agosto alle ore 20.30 presso la suggestiva cornice dei giardini napoletani dello storico Palazzo d’Avalos, lo spettacolo che Alessandro Haber propone sul palco del Vasto Film Festival insieme ai suoi musicisti, è un mix delle sue trascorse esperienze nel campo della canzone d’autore. Avendo all’attivo ben cinque album, egli percorre un viaggio tra i più noti brani del panorama musicale d’autore e li fonde con altrettanti brani inediti. Nel repertorio rivisitazioni di brani noti come Insieme a te non ci sto più, Margherita, Vedrai vedrai, passando per canzoni scritte ad hoc su poesie di Bukowsky, canzoni inedite scritte apposta per lui, insieme a brani come La valigia dell’attore di Francesco De Gregori. Insieme ad Haber, sul palco, tre eccellenti musicisti: il suo arrangiatore e chitarrista Sasa Flauto, il mandolinista pugliese Mimmo Epifani ed il pianista Fabrizio Romano. Il Vasto Film Festival è una manifestazione organizzata dal Municipio della Città del Vasto in collaborazione con TeatriMolisani soc.coop. con il sostegno del Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale.
Biografia Alessandro Haber
Alessandro Haber nasce il 19 gennaio del 1947 a Bologna, figlio di madre italiana cattolica e padre romeno ebreo. Dopo avere trascorso i primi anni dell’infanzia in Israele, a nove anni fa ritorno in Italia. Sin da giovane si avvicina al mondo dello spettacolo, e nel 1967, a soli vent’anni, è nel cast del film di Marco Bellocchio “La Cina è vicina”, in cui interpreta la parte di Rospo. È quello il suo esordio sul grande schermo, cui segue la partecipazione a numerosi lungometraggi: tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta si ricordano, tra gli altri, “Giovinezza, giovinezza”, “Fuoricampo”, “Sotto il segno dello scorpione”, “Corbari”, “Il conformista” e “L’amante dell’orsa maggiore”. Dopo essere stato diretto da Aldo Lado in “Chi l’ha vista morire?”, Alessandro Haber recita nel 1974 in “Cagliostro”, nel 1975 in “Candido” e nel 1976 in “Come una rosa al naso”. All’inizio degli anni Ottanta è nel cast di “Bollenti spiriti”, “Sogni d’oro” (nel 1981) e di “Sogni mostruosamente proibiti” (nel 1982). Sempre al 1982 risalgono “Piso pisello e “Amici miei – Atto II”, dove impersona una vittima del professor Sassaroli (il personaggio interpretato da Adolfo Celi), che fa finta di essere stato in passato l’amante di sua moglie. Dopo aver lavorato in “Sogno di una notte d’estate”, nel 1983 l’interprete bolognese è al fianco di Paolo Vollaggio nella commedia “Fantozzi subisce ancora”, in cui veste i panni di un chirurgo. A metà degli anni Ottanta appare in “Sogni e bisogni”, “Le due vite di Mattia Pascal” e “Anche lei fumava il sigaro”. Il 1986 è l’anno della svolta: Alessandro Haber, infatti, è nel cast stellare di “Grandi magazzini” (commedia con Paolo Villaggio, Lino Banfi , Renato Pozzetto, Nino Manfredi , Eenrico Montesano, Masssimo Boldi e Teo Teocoli), ma soprattutto è uno dei protagonisti del film di Pupi Avati “Regalo di Natale”, accanto a Diego Abatantuono. Dopo avere recitato in “Sogni adolescenziali in un villaggio ticinese” e in “Com’è dura l’avventura”, nel 1987 Haber interpreta il padre adultero del piccolo protagonista della commedia “Da grande”, con Renato Pozzetto. A partire dalla fine degli anni Ottanta l’attore bolognese diventa un volto ricorrente del cinema: nel 1987 è la volta di “Sposi”, mentre all’anno seguente risalgono “Arrivederci e grazie” e “Il volpone”. Dopo avere affiancato Framcesco Nuti in “Willy Signori e vengo da lontano”, a partire dall’inizio degli anni Novanta Haber appare in “Dicembre”, “Basta! Adesso tocca a noi” e nella commedia “Benvenuti in casa Gori”, accanto ad Alessandro Benvenuti e Athina Cenci. Dopo “Mezzaestate”, nel 1992 recita per Mario Monicelli in “Parenti serpenti”, insieme con Paolo Panelli, mentre l’anno successivo è diretto da Nanni Loy in “Pacco, doppio pacco e contropaccotto”. Sempre nel 1993 è osannato dalla critica per la sua apparizione in “Per amore, solo per amore”, dove impersona l’amico muto (ma voce narrante) di Giuseppe, recitando con Diego Abatantuono una giovane Penelope Cruz. Nel 1994 lavora in “Prestazione straordinaria” e “Anime fiammeggianti”, oltre che in “La vera vita di Antonio H.”, di Enzo Monteleone; l’anno seguente, invece, fa parte del cast del film a episodi “Il cielo è sempre più blu”. Sempre nel 1995 affianca Massimo Chini, Cristian De Sica e Leo Cullotta nel film “Uomini uomini uomini”, ma soprattutto inizia una fruttuosa collaborazione con Leonardo Pieraccioni, per il quale recita ne “I laureati”. L’anno seguente ritrova il comico toscano ne “Il ciclone”, straordinario successo al botteghino, e un altro comico toscano – Alessandro Benvenuti – in “Ritorno a casa Gori”. Nel 1997 fa tripletta con Pieraccioni in “Fuochi d’artificio”, mentre l’anno successivo è uno dei protagonisti del film di Cristian De Sica “Simpatici & antipatici” (con lui anche Gianfranco Funari , Leo Cullotta e Paolo Conticini). Dopo “Panni e sporchi”, del 1999, e “Giorni dispari”, del 2000, nel 2002 Alessandro Haber recita in “Un viaggio chiamato amore”, per poi apparire nel nuovo film di Pieraccioni “Il paradiso all’improvviso”. Nel 2004 ritorna a lavorare con Pupi Avati e Diegoi Abatantuono ne “La rivincita di Natale”, remake di “Regalo di Natale”. Nel 2010 partecipa a “Pupi Avati, ieri oggi domani”, film documentario dedicato al regista che viene presentato al Festival di Bellaria. L’anno seguente, Haber sale suo malgrado agli onori delle cronache per essere stato licenziato dalla compagnia del teatro Arena del Sole di Bologna, dopo avere baciato (in maniera non prevista dal copione) l’attrice Lucia Lavia. Tra i due inizia una lite che arriva addirittura in sede giudiziaria: davanti al Tribunale del Lavoro di Bologna, però, le parti trovano una conciliazione. Discografia: Haberrante (1995) Qualcosa da dichiarare (1999) Tango d’amore e coltelli (2001) Il sogno di un uomo (2003) Haber bacia tutti (2012)