Luca Francesconi trova terreno fertile alla galleria napoletana Umberto Di Marino
Napoli – La galleria Umberto Di Marino ospita fino al 20 maggio la personale di Luca Francesconi, curata da Jason Hwang con il titolo “pane pane pane vino canale di scolo”.
Artista mantovano, nato alla fine degli anni ’70, vive e lavora tra Mantova e Parigi; opera nell’ambito della scultura come costruzione, caratterizzata da diversi intenti espressivi, va al di là della concezione monolitica della scultura come pura forma plastica, avvalendosi spesso della tecnica dell’assemblage.
Lo spazio di genere della galleria diventa un campo agricolo, presenta un rapporto diretto con la natura attraverso la correlazione degli oggetti riportando alla memoria la storica relazione dell’uomo che coltiva ciò che lo sostiene mentre, oggi, produzione e consumo sono estranei l’una all’altro.
Le due opere nella prima sala, Farmer, non lasciano spazio all’immaginazione, ma puntano su una certa riflessione semantica del concetto primitivo di agricoltura.
Altre opere, in piccolo formato, sono intitolate Cafone, sottolineando l’intento di un’analisi rivolta alla Campania felix.
Le opere sono collocate come lo “scorrere” di un fiume e ancora una volta, un campo,
gli oggetti sono entità materiali di cui l’artista si è servito per rappresentare idealmente un campo semantico. Francesconi ha l’intento di coinvolgere lo spettatore creandogli nuovi stimoli nella speranza di trovare nuovo terreno fertile.