Si inaugura Giovedì 28 maggio alle ore 18.30 la mostra “ Traslazioni “ a cura
Michele Auletta e di Enzo Palumbo Testo critico di Claudio Malice presso l’Opificio Arti Performative di Frattamaggiore . La mostra si potrà visitare fino al 15 giugno 2015. In anni di sempre grandi trasformazioni, sotto tutti i profili, da quello sociale a politico a quello scientifico e tecnologico, l’arte più che mai si deve interrogare su se stessa: sul proprio ruolo, sulla propria funzione, ma anche e soprattutto sul proprio linguaggio. Poiché è proprio attraverso di essa che l’uomo tende sempre d’identificarsi forse oggi più di ieri dove l’artista e continua evoluzione dove i linguaggi sono fondamentali lo si è esprime attraverso la ricerca e la sperimentazione o meglio ancora attraverso la semiotica e la semantica dove le forme, l’estetica, la sua sintassi, i suoi stili e stilemi, che l’arte può entrare, più o meno, in rapporto con la realtà circostante, con la storia, con la vita degli uomini che la fanno e che ne fruiscono. Un rapporto che può essere ambivalente: un viaggio di andata e ritorno. L’arte deve subire l’influenza della realtà e del suo divenire, ma deve anche, al tempo stesso, influenzarla e influenzarne, in qualche modo, le trasformazioni. O almeno deve provarci. Non solo lavorando sulle idee, e dunque sulla percezione, sull’interpretazione della realtà, ma anche sulla sua progettazione. Ma perché questo possa accadere occorre che l’arte contemporanea diventi strumento più forte e più duttile al tempo stesso, da una parte recuperando e rinsaldando le proprie radici e dall’altra aprendosi alla molteplicità delle sue infinite possibilità espressive ed altrettanto infinite concezioni estetiche attuali. Solo così l’arte può entrare efficacemente in rapporto dialettico con una realtà così articolata, stratificata, sfaccettata e complessa come quella contemporanea. Con la mostra Traslazioni noi possiamo ammirare tutte queste sfaccettature dell’arte grazie ha questi artisti che fanno parte del nostro panorama artistico nazionale ed internazionale che con i loro linguaggi diversificati danno l’idea di traslare questo mondo dell’arte in continua evoluzione ed è ovvio che tra le due cose ci sia un rapporto più o meno diretto di causa-effetto, o per lo meno di osmosi o di contagio. Ora il mondo in cui oggi viviamo è l’inquieto, stratificato, caotico e contraddittorio risultato di tutte queste trasformazioni.
Il progetto prevede un’esposizione di arte contemporanea dislocata in diversi siti monumentali della città di Frattamaggiore ; costituita da una mostra centrale allestita nei propri spazi in cui l’associazione opera nel campo delle arti visive da più di un anno un ex-canapificio industriale di 200mq situato all’interno di una struttura industriale ben più ampia e da un’esposizione nella cripta -Museo Sansossiano con annessa la Basilica di San Sossio. Una Traslazione di opere, tra le più mistiche, di alcuni tra gli artisti che hanno aderito al progetto. Con l’innesto di queste esposizioni s’intende sublimare un’arte rivolta alla spiritualità e all’incontro con l’altro, in una società in cui l’individuo è sempre o troppo distratto o troppo indignato dai fatti e dai comportamenti umani. Ogni artista attraverso le proprie opere esaltano la figura umana in ogni suo aspetto, sia esso tangibile o immaginario, restituendo allo spettatore una visione attenta e mai banale di quello che lo circonda. Esporranno i seguenti artisti : Michele Auletta – Giuseppe Di Guida – Salvatore Lendi – Lello Lopez – Pietro Maietta – Angela Maione – Giacomo Montanaro – Enzo Palumbo – Gloria Pastore – Lucio Perone – Peppe Perone – Felix Policastro – Anna Maria Pugliese – Raffaele Sammarco – Amedeo Sanzone.
Opificio Arti Performative –
Via C. Pezzullo 20, Frattamaggiore
Traslazioni
Dal 28 maggio al 15 giugno 2015
Orari : Tutti giorni dalle ore 18:30 alle ore 20:00.
Info e Contatti : Per appuntamento:
Tel. 339.81.44.743 – 333.62.56.056
FB: OPIFICIO ARTI PERFORMATIVE
partecipazione alla rassegna Private, ciclo complessivo di otto mostre da lui stesso ideato, presso lo Studio Geddes a Roma, 2014; Risonanza 2011, Fondazione Merz, Torino, 2011; Smarginazione, Galleria Cardi Black Box, Milano, 2009, a cura di Ilaria Bonacossa; Lo scandalo del vuoto, Spazio Gerra, Reggio Emilia, 2009, a cura di Adriana Polveroni; Perluciditas, Galleria Maze, Torino, 2007, a cura di Francesco di Stocchi; Il soggetto di fronte a un’assenza, Fondazione Adriano Olivetti, Roma, 2006.
Tra le principali mostre collettive: There is no place like home, grande mostra svolta in un cantiere edile sulla Via Aurelia, ideata dallo stesso Pietroniro assieme ad altri artisti; Xtraciel, Museo Marino Marini, Firenze, 2011; Meteorite in giardino, Fondazione Merz, Torino, 2011; Home sweet Home?, John Cabot University, Roma 2011; When in Rome, IIC, Hammer Museum, Los Angeles, 2011; La collezione e i nuovi arrivi, MACRO Roma, 2011; Progetto ITALIA, Phillips de Pury & Company, Londra, 2010; The belly of an architect, in occasione della 12a Biennale di Architettura di Venezia, Spazio JARACH, Venezia, 2010; Usine de Rêve, 26cc Spazio per l’Arte Contemporanea, Roma, 2009; Cui Prodest?,a cura di Francesco Stocchi, New Gallery De France, Parigi, 2009; The Buffer Zone, The American Academy in Rome, Roma, 2009; Speculazioni d’artista-Quattro generazioni allo specchio, Museo Carlo Bilotti, a cura di Alberto Dambruoso, Roma, 2009; Triennale di Torino T2, 50 Lune di Saturno, a cura di Daniel Birnbaum,Torino, 2008.
INFO STAMPA:
Ufficio Stampa MACRO
Patrizia Morici / T. +39 06 82 07 73 71+39 06 82 07 73 71 / M. +39 348 54 86 548+39 348 54 86 548 / p.morici@zetema.it; stampa.macro@comune.roma.it
INFO PUBBLICO:
MACRO
via Nizza 138, Roma
Orario di apertura: da martedì a domenica, ore 10.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima).
tel. 060608
www.museomacro.org
Organizzazione:
ASSOCIAZIONE CULTURALE I MARTEDI CRITICI
Tel. +39 339 7535051+39 339 7535051
info@imartedicritici.it
www.imartedicritici.com
Servizi museali:
Zètema
www.zetema.it
Media Partner:
ARTRIBUNE
www.artribune.com
EQUIPèCO Rivista di Arte e Cultura
www.equipeco.i: