Una definizione per questa mostra potrebbe essere: onirica, romantica, ludica e bicolore. Onirica come solo l’arte di Chagall (1887-1985) sa essere. La fantasia è potenziata in questa esposizione dagli effetti di luce che sembrano soffiare fumi colorati sui quadri in cui nuotano i protagonisti. Romantica, perché narra, attraverso opere e fotografie, la storia d’amore tra l’artista e la sua amatissima moglie Bella Rosenfeld, scomparsa prematuramente. Ogni donna vorrebbe essere guardata come lui osserva la moglie in una gigantografia in bianco e nero esposta. Ludica perché offre la possibilità, attraverso le postazioni storico-didattiche allestite al Chiostro del Bramante, di giocare. È possibile, usando dei magneti mobili, inventare ‘il proprio Chagall’, giocare con i timbri, muovere personaggi volanti e scattare selfie in cui inserire il proprio volto trasognato in un suo dipinto. Bicolore perché, nonostante la presenza di alcuni quadri dalla policromia sfavillante, le opere esposte sono per la maggior parte disegni, incisioni e litografie.
La mostra (a cura di Ronit Sorek) è diversa da quella di Milano conclusa a febbraio. Al Chiostro del Bramante sono esposte, per la prima volta in Italia, circa 140 opere di Chagall (disegni, olii, gouache, litografie, acqueforti e acquerelli) provenienti dall’Israel Museum di Gerusalemme (donati dall’artista e dalla figlia Ida). La sua matrice culturale è russa ed ebraica. Bloccato in Russia dalla prima guerra mondiale e dalla rivoluzione nel 1931 si trasferisce con la famiglia a Parigi, ed è proprio il contatto con l’arte francese che rivitalizza la sua esistenza e la sua tavolozza: “La terra, il fondamento che ha dato sostegno alle mie radici d’artista è stata Vitebsk, ma la mia arte aveva bisogno di Parigi, proprio come un albero ha bisogno dell’acqua”.
Il ‘file rouge’ delle opere esposte è il sentimento per Bella che, giovane sposa svolazzante, lo stacca da terra e dalla solitudine ne ‘La Passeggiata’ (1919), ma poi incombe il dolore per la sua scomparsa prematura. L’esposizione è suddivisa in otto aree tematiche. È rappresentata la nativa Vitebsk, il rapporto con la moglie (di cui illustrò i libri ‘Burning Lights’ e ‘First Encounter’, pubblicati dopo la morte di lei), quello dell’artista con la letteratura (le sue illustrazioni de ‘Le Anime morte’ di Gogol e delle ‘Favole’ di La Fontaine) e quello con la religione con le illustrazioni della Bibbia. Un’altra gigantografia riproduce la famosa stamperia Mourlot di Parigi (frequentata da Picasso, Matisse, Braque e Giacometti) e i torchi usati da Chagall. Quello che più commuove è la rappresentazione dell’amore come gioia fiabesca, gli amanti vivono sospesi da terra, con la testa tra le nuvole, abitano il cielo (in mostra: ‘Gli amanti’, olio del 1937, ‘Coppia di amanti e fiori’, litografia del 1949, ‘Coppia di amanti con gallo’, litografia del 1951, ‘Gli amanti’, gouache del 1954-55). Il candore, la purezza arcaica con cui Chagall guarda il mondo e la sua gioia di vivere trovano la loro espressione nel suo immaginario poetico e visionario, trasposizione in pittura del linguaggio delle fiabe russe, dove il mondo è capovolto. Il 23.6.1941 Chagall arriva con la famiglia in America e i tedeschi invadono la Russia. Un triste presagio per l’artista che di lì a poco perderà la moglie.
Chiostro del Bramante
Via della Pace 00186 Roma
Orari: Tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
Sabato e domenica dalle 10.00 alle 21.00
(la biglietteria chiude un’ora prima)
Biglietti: Intero € 13,00 (audioguida inclusa)
Ridotto € 11,00 (audioguida inclusa)
Info e prenotazioni: Tel. +39 06 916 508 451
Biglietteria online: www.ticket.it/chagall
Info didattica: didattica@arthemisia.it