Il film ha come sfondo l’incantevole paesaggio delle Alpi francesi al confine con la Svizzera ed è ambientato nel periodo della Seconda Guerra Mondiale durante l’occupazione tedesca della Francia.
Ed è qui che tutta la vicenda si svolge, con magnifiche immagini che scorrono su pendii scoscesi, strapiombi vertiginosi,limpidi ruscelli e prati incontaminati e il lento ma regale volteggiare delle aquile il cui stridìo echeggia sulle toccanti melodie francesi il cui ritmo lento, dolce e armonioso tiene sospesa la nostra anima in una ipnotica danza che dona un’immensa pace e tiene gli sguardi rapiti allo schermo.
Il personaggio principale è un bambino di sette anni che viene accudito da un vecchio che gli fa da nonno. Proprio loro due aprono la prima scena. Sono alla ricerca della “bestia” così definita perché saccheggia le greggi dei pastori, in realtà è un cane, un pastore dei Pirenei, non più fedele all’uomo che lo aveva tenuto imprigionato ad una catena e lo picchiava crudelmente, ora libero, si aggira per quei paesaggi incontaminati per sfuggire agli uomini di cui non si fida più. Sebastien e il nonno lo stanno cercando per abbatterlo ma non riescono così ritornano indietro nel loro rifugio in alta quota dove il nonno deve occuparsi dei suoi animali, Sebastien invece è libero di scorazzare allontanandosi anche di molto dal nonno, fino ad arrivare fino ai passi più in altura dove “la bestia” si rifugia. E’ inevitabile che si incontrino, il loro destino è segnato, la bestia ringhia al bambino ma anzicchè attaccarlo fugge via.
Questa sua fuga fa nascere nel bambino la convinzione che la grossa cagnaselvaggia, sporca e puzzolente non sia affatto una belva feroce e inizia a chiedere in giro il perché del suo atteggiamento aggressivo. Si convince che il dolore provato dalla cagna possa essere sanato solo dall’amore che lui può infonderle, comincia così a cercarla, fino a quando ritrovandola le fa capire che deve seguirla. La porterà fin dove il nonno ha messo le trappole per catturarla, ma l’intento di Sebastien è quello di farle rendere conto del pericolo e di starsene quindi alla larga.
La cagna percepisce la bontà del bambino e sa che di lui si può fidare, si lascia accarezzare e lavare in un torrente e lui le da il nome di Belle, proprio per la bellezza del suo candido manto.
Nasce un’amicizia straordinaria che li unisce prendendosi cura l’una dell’altro e condividendo la gioia delle escursioni in alta quota lassù dove la cagna è libera.
Intanto nel villaggio si stanno preparando per battute di caccia sempre più sostenute e Sebastien sa che Belle è in pericolo cerca di farla nascondere ma a tradirlo è proprio una persona di cui lui si fida, che indica ai cercatori il posto dove si nasconde e riescono a ferirla, la rabbia e la disperazione di Sebastien sono grandi ma sa che deve rivolgersi al medico del villaggio per poterle salvare la vita. Il dottore Guillaume, è anche impegnato nel difficile compito di far oltrepassare il confine ai clandestini che cercano di sfuggire ai nazisti. Sebastien sa del suo segreto e lo minaccia di riferirlo a tutti se non aiuta Belle.
Guillaume sa di non potersi tirare indietro e lo segue fin nella tana dove è nascosta Belle ma….. riuscirà a curarla o Belle che si fida solo di Sebastien lo attaccherà? Riuscirà Sebastien a proteggerla così come Guillame protegge i fuggitivi cercando di metterli in salvo? I nazisti riusciranno a scovare il traditore che mette in salvo le vite degli ebrei?
Dovrete scoprirlo da soli in un’emozionante e appassionante trama per tutta la famiglia, che vi terrà col fiato sospeso e vi donerà una magica sensazione di infinita leggerezza per l’amore e la dedizione che i personaggi riescono a trasmettere, anche i bambini ne saranno rapiti e alla fine non si può evitare di applaudire, è un vero capolavoro.
Belle e Sébastien (2013)
Con Félix Bossuet, Tchéky Karyo, Margaux Chatelier, Dimitri Storoge, Andrée Damant, Medhi El Glaoui,Andreas Pietschmann, Urbain Cancelier