Si inaugura presso Spazio E, Alzaia Naviglio Grande, 4 Milano il 1 novembre la mostra personale “Labirinti dell’anima”, di Claudio Bandini, organizzata da Zamenhof Art a cura di Virgilio Patarini e Scuola Vasilieva Astratto presso lo Spazio E2 a cura di Lyudmila Vasilieva e Valentina Carrera, opere di Cannata Carmela, Casati Silvio, Cipriani Daniela, Kammer Ruth, Mattivi Antonietta, Mercuri Lilly, Rupcich Marcella, Savelli Gabriella, Salvadego Gabriella. La mostra sarà visitabile fino al 7 novembre . E’ conosciuto per la sua tecnica innovativa di affresco sia su tavola, che su tela. Non dipinge soggetti prestabiliti. Crea in modo istintivo su supporti simili a quelli dell’affresco, la cui riscoperta si adatta perfettamente alle sue esigenze espressive – pur con le opportune modifiche alle procedure della classica realizzazione a fresco alfine di consentire l’uso di tecniche miste sia a fresco che a secco. La preparazione dei supporti su tela o su legno avviene con conglomerati a base di sabbia, leganti e colle particolari che permettano di stabilire il momento giusto per preparare l’affresco a monocromo e per applicare in un secondo tempo i colori, prediligendo l’uso di acrilici e di tecniche miste. In quest’ultimo periodo usa esclusivamente la tecnica a secco, che meglio gli consente improvvisazioni, cambiamenti ritmici sincopati e stupefacenti progressioni armoniche come nella costruzione ritmica della musica jazz. La sua opera inizia da una semplice intuizione che si sviluppa via via mediante linee più o meno complesse, attraverso le quali gli interventi successivi sono determinati da un rapporto di interazione emozionale col colore utilizzato. Si tratta di un lavoro non breve, che richiede una concentrazione continua pronta a cogliere la giusta intuizione suggerita dal processo creativo. In questo modo prendono corpo forme che mutano progressivamente in un divenire continuo di arte prodotta come godimento estetico ed emozionale. Alla fine di questo processo l’opera si sprigiona nella sua totale autonomia. Dice di sé l’artista: “ La mia è un’arte della sopravvivenza, che trae impulso dalla necessità di rovistare i labirinti emozionali della mia anima nell’incessante ricerca di una serenità interiore in grado di rendermi in pace con me stesso per esserlo con tutti gli esseri umani. Questa pace interiore, che è accessibile a tutti e che nessuno ci può vietare né rubare perché appartiene alla nostra coscienza, possiede una carica positiva più potente del male, che alla fine sarà destinato a soccombere se la spiritualità dell’arte contaminerà il comune sentire della società. Il messaggio che se ne può trarre è quello della speranza per un’ umanità spogliata dei suoi valori fondamentali, ma spinta da un bisogno sempre più forte alla disperata ricerca di pace e di serenità.
Le serie “ Hearts “, “Emotions”, “Inner life”, “In a Whisper”, “Elsewhere”, “Illimitatezza della forma” costituiscono i più recenti e più importanti cicli della sopravvivenza delle emozioni e della necessità di condividerle comunicandone la loro più impalpabile e, nello stesso tempo, dirompente consistenza….. Ovvero: della felicità che può essere ricercata solo dentro di noi.” Sulle sponde del lago di Como si riunisce un gruppo i cui elementi vengono amalgamati ispirati e guidati dall’esperienza e professionalità di Lyudmila Vasilieva. Lo scopo è quello di perfezionare sempre più le proprie doti espressive cercando di produrre tele capaci di rappresentare mondi, di toccare gli animi, di essere semplicemente qualcosa di bello. Si riuniscono in questa mostra i lavori che si sono contraddistinti per una forte impronta astrattista.
Zamenhof Art – Milano
Cooperativa Letteraria – Torino
inaugurazione 1 novembre ore 16 dal 1 al 7 novembre 2014.
Orari: dal martedì al sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00 domenica dalle ore 11.00 alle ore 19.00.
Ingresso libero
Contatti
Spazio E- Spazio E2
Alzaia Naviglio Grande 4, Milano
338.7689158
Spazio E – Alzaia Naviglio Grande 4, Milano
338.7689158
Giovanni Cardone