Pietramelara. Massimo Giannantonio, il fotografo di Pietramelara coinvolto nell’ottobre scorso in uno spaventoso incidente stradale, non c’è l’ha fatta.
L’uomo è morto ieri mattina alla clinica Neuromed di Pozzilli, in provincia di Isernia, dove era ricoverato. Massimo si trovava inizialmente all’ospedale civile di Caserta. Qui aveva subito diversi interventi chirurgici. Uno di questi, tra i più delicati, riguardava la riduzione di liquidi nella scatola cranica. Si erano registrati dei segnali positivi alternati a dei segnali negativi che avevano gravato la situazione. Poi il trasferimento al Neuromed di Pozzilli, dove Giannantonio stava lottando tra la vita e la morte. Le condizioni di salute di Massimo l’altra notte si sono nuovamente aggravate e ieri mattina ha perso la sua lotta con la vita. Il fotografo fu vittima di un grave incidente d’auto avvenuto nell’ottobre scorso lungo la strada che collega Calvi Risorta con Sparanise. Nell’impatto fu coinvolto anche un altro uomo di Pietramelara, Antonello Palmiero, che riportò traumi e fratture e che fu sottoposto alle cure dei medici dell’ospedale di Sessa Aurunca. Ma la situazione più critica, quasi da subito, riguardò proprio Massimo Giannantonio, che fu trasferito all’ospedale civile di Caserta. I medici fin da subito capirono che la situazione non era facile e la prognosi rimase riservata. Secondo la ricostruzione Palmiero, alla guida di una mercedes, invase la corsia opposta andandosi a scontrare con un alfa. Nell’incidente furono coinvolte anche altre due persone. Dunque, si sarebbe trattato di un violentissimo scontro frontale che ha coinvolto in totale quattro persone. Solo uno di loro è riuscito ad uscire dall’auto con relativa facilità, mentre per gli altri tre la situazione fu molto più complicata. Gli abitacoli delle vetture erano diventati come delle trappole per chi era all’interno e solo il grande lavoro dei vigili del fuoco di Teano ha permesso di estrarli. Sul luogo intervennero tempestivamente i sanitari del 118 che provvidero a trasferire i feriti nei vari ospedali, ma anche i carabinieri che garantirono la viabilità. La morte di Massimo Giannantonio è stata accolta con tristezza dalla comunità di Pietramelara, dove era conosciuto da tutti, non solo per la sua professione di fotografo. Lascia la moglie e tre figli.
R.i.p.
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