Il ritorno di Marco Mengoni e la collaborazione con Calcutta
A un anno e mezzo di distanza dalla sua pausa, Marco Mengoni torna con un nuovo singolo, Mandare tutto all’aria, firmato e prodotto in collaborazione con Edoardo D’Erme, meglio noto come Calcutta, e co-scritto insieme a Davide Petrella e Andrea Suriani. Per Calcutta, già autore di Due nuvole contenuta in Materia (Prisma), questa è la prima volta come produttore per un progetto di un altro artista. Il brano segna un punto di svolta per Mengoni, inaugurando un percorso che combina sonorità retrò degli anni ’80 e un approccio contemporaneo alla produzione musicale.
Le sonorità e il significato del brano
Mandare tutto all’aria è una canzone che unisce malinconia e nuovi orizzonti, con un sound che attinge al French Touch: ritmi incalzanti, cassa dritta, sintetizzatori e campionatori creano un mix ballabile e riflessivo. Il testo, fortemente evocativo, esplora il desiderio di liberarsi dalle catene del passato per riscrivere la propria storia.
Mengoni canta:
“Mandare tutto all’aria e magari per una volta cambiare strada. Sono tornato con la faccia rotta sotto casa tua…”.
Queste parole racchiudono un messaggio universale: la possibilità di ricominciare, abbandonando ciò che non ci rappresenta più.
Marco Mengoni: Un marketing innovativo e un videoclip ricco di simbolismo
L’uscita del singolo è stata anticipata da una campagna di marketing originale, con frammenti del brano trasmessi in programmi televisivi come Amici di Maria De Filippi e È sempre mezzogiorno, senza annunci espliciti, spiazzando così il pubblico. Il videoclip ufficiale, disponibile su Radio Italia Tv, vede Mengoni in un’insolita veste da uomo d’affari con baffi, giacca e cravatta. Con il passare del tempo, sul volto del cantante compaiono ferite e lividi, simbolo di un percorso di cambiamento sofferto ma necessario. Accanto a lui, personaggi emblematici: un uomo con un ginocchio ferito, donne che litigano, ballerini di break dance e un uomo che espone un cartello con la scritta “Tutto all’aria”.
Un messaggio di libertà e introspezione
Il brano riflette il dualismo tipico della poetica di Mengoni: da un lato un invito alla rivoluzione personale, dall’altro l’esplorazione della malinconia e delle fragilità umane. Mandare tutto all’aria denuncia anche la superficialità della società moderna, come emerge dai versi:
“Perché la gente si fa ancora i selfie?”
La canzone invita a guardare oltre le apparenze e a trovare il coraggio di affrontare i propri demoni per ricostruire.
Il tour 2025 e il futuro artistico di Marco Mengoni
Con questo singolo, Marco Mengoni non solo introduce un nuovo capitolo artistico, ma si prepara anche a tornare protagonista dal vivo. Nell’estate 2025, il cantautore sarà impegnato nel tour Marco negli Stadi 2025, che prevede 12 date in tutta Italia, con alcune già sold out. La Data Zero è fissata per il 21 giugno a Lignano Sabbiadoro, seguita da tappe in città come Napoli, Roma, Bologna, Torino e Milano. Il tour celebrerà i suoi 15 anni di carriera, ripercorrendo successi come Due vite e Materia (Prisma), ma anche offrendo uno sguardo verso il futuro.
Conclusione: un nuovo inizio per Marco Mengoni
Mandare tutto all’aria non è solo una canzone, ma un manifesto di cambiamento. Con sonorità accattivanti e un testo carico di significato, Mengoni dimostra ancora una volta la sua capacità di innovarsi, rimanendo fedele alla sua essenza. Il singolo è destinato a diventare uno dei punti fermi della sua discografia e ad accompagnare i fan nei concerti del 2025, unendo ballabilità e profondità in un unico, emozionante viaggio musicale.