Nel cuore del massiccio del Giura, tra le candide distese di abeti e faggi che fanno da confine tra Francia e Svizzera, risuona un rumore. Sono le orme di una lince che corre libera verso il suo bosco. Questo scorcio vi emoziona? Sfortunatamente, potrebbe diventare solo un ricordo: la lince è in pericolo di estinzione. È questo senso di urgenza che pervade la scena iniziale di Le linci selvagge. Il nuovo documentario diretto dal fotografo naturalista Laurent Geslin. Già proiettato al Locarno Film Festival. Il documentario Le linci selvagge di Laurent Geslin è approdato nei cinema italiani come evento speciale. La proiezione è stata fissata dalla giornata di oggi (11 novembre) fino al 13 novembre . Ambientato nelle montagne del Giura, il film segue una famiglia di linci eurasiatiche. Si tratta di una delle specie di mammiferi a rischio e tra le più rare in Italia.
Gli 82 minuti della pellicola raccontano le vicende di una famiglia di linci eurasiatiche (Lynx lynx) che affronta la vita quotidiana. Geslin ha seguito questi animali – con lunghe e pazienti osservazioni – per ben nove anni. La minaccia più grande alla loro sopravvivenza siamo proprio noi esseri umani. La moda le ha trasformate in pellicce, i cacciatori le odiano poiché si nutrono di conigli. L’espansione urbana ha frammentato i loro territori e i cambiamenti climatici hanno intensificato la diffusione di malattie tra le loro popolazioni. Nel Giura, questa specie è stata reintrodotta solo cinquant’anni fa, dopo più di un secolo di scomparsa. Esistono quattro specie di lince nel mondo, distribuite tra l’Asia Centrale, l’Europa Occidentale e il Nord America. Quasi tutte, ancora oggi, sono inserite nella Lista Rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). Il film invita a misure urgenti di protezione e, al tempo stesso, svela alcuni interessanti comportamenti di questi felini.
Come è nato il documentario?
Distribuito da Wanted Cinema in collaborazione con il Club Alpino Italiano e WWF Italia. Le linci selvagge racconta un viaggio affascinante nella vita nascosta della lince boreale, il più grande felino europeo. La storia si sviluppa seguendo una coppia di linci e i loro piccoli nel cuore delle montagne del Giura. Frutto di nove anni di osservazione e un anno di riprese. Geslin ci guida alla scoperta di un mondo vicino ma poco esplorato. Il fotografo naturalista presta un’attenzione particolare al ruolo della lince nell’equilibrio ecologico della foresta.
“Le linci selvagge” Trama
Siamo nel Giura, in Svizzera , luogo in cui il fotografo naturalista e regista esordiente, Laurent Geslin, si è immerso per nove anni. Il docufilm racconta la realizzazione del suo sogno da bambino, i suoi timori, le sue paure, il suo percorso di vita nell’affiancarsi ad una specie che è stata reintrodotta cinquant’anni fa in questo luogo, per evitare l’estinzione. La lince euroasiatica è un animale discreto, elegante, ma anche spietato e potente quando diventa predatore. Il suo ruolo da predatore è fondamentale per tenere sotto controllo gli erbivori. In natura tutto ha un suo inizio, una sua evoluzione e una sua fine. Tutto è circolare e tutto ha un significato e una ragione.
Il comportamento umano talvolta si rivela distruttivo…
Qual è invece la ragione del comportamento umano? Perché l’essere umano non riesce a stare nei sentimenti e affrontare la frustrazione? Perché vuole modificare il mondo, adattarlo alle sue esigenze e velocizzarlo, invece di cercare di ascoltarlo e capirlo? Le linci sono veloci, istintive, ma anche calme, silenziose, pazienti e attente. La natura è uno scenario meraviglioso popolato da adorabili creature, ma è anche vero che la posta in gioco della vita e della morte è ovunque. Le linci sono creature forti, pazienti, fiduciose, unite quando il nemico è pronto a colpire. Si potrebbe dire lo stesso degli uomini?
Le linci selvagge insegna a riconsiderare le proprie priorità, rallentare, propone una narrazione rilassata e profonda, mai superficiale. Se si sa prestare il giusto ascolto, il tempi sono quelli autentici, biologici.
Le inquadrature e i primi piani delle linci sono impressionanti ed efficaci, permettono di cogliere le incertezze e le debolezze di questi esseri viventi. Ammirare i primi passi incerti dei cuccioli di lince ci ricorda quanto sia precario e instabile, l’equilibrio tra uomo e ambiente, se non preservato adeguatamente. Quella vita che l’uomo, i cacciatori, si prendono la libertà di togliere a questi esemplari con mezzi che di naturale hanno ben poco.
Gli scienziati addormentano e catturano le femmine di lince, dopo che si sono adattate ed abituate al luogo per poter riabitare i boschi. Perché ci sentiamo in diritto di far estinguere le specie? Di decidere di ripopolare le foreste solo dopo esserci resi conto che la situazione ci è sfuggita di mano?
Laurent Geslin e il suo amore per le linci…
Laurent Geslin riesce a raccontare la storia di una famiglia felina, con le sue gioie e i suoi dolori. Alla luce dell’amore materno universale che rimprovera o sprona i piccoli allo scopo di farli diventare autonomi e indipendenti. Il regista ci insegna che ogni animale ha la propria personalità, che è normale perderne uno di vista per sette o otto mesi e che a volte sembra di ricercare l’invisibile. Quante volte noi umani abbiamo ricercato l’invisibile e ci siamo ostinati nelle nostre opinioni, senza metterle in dubbio? Quante volte abbiamo perso legami che non siamo riusciti a lasciare andare? In quante occasioni non abbiamo rispettato l’individualità dei nostri cari?
Le immagini ci permettono di prendere in considerazione una realtà ancora salvabile, ricordando l’importanza della specie, della varietà biologica. Abbiamo l’obbligo di lasciare impronte sulla neve, senza sovrastare quelle della lince, ma affiancandole pazientemente e fiduciosamente. Dobbiamo rispettare i suoi e i nostri tempi, che sembriamo aver perso di vista. E’ necessario costruire strade che non ostacolino altri percorsi, ma ci conducano all’avvenire.
“Le linci selvagge” premiato dal Wwf come “film consigliato”
Geslin ha lanciato un’iniziativa per sensibilizzare il pubblico. Il Wwf Italia ha premiato il suo documentario come “film consigliato”. La lince euroasiatica è il mammifero più raro d’Italia e rischia l’estinzione. L’Associazione, insieme ai Carabinieri Forestali e alla Regione Friuli-Venezia Giulia, lavora al progetto “ULyCA2” da un anno. Fino ad oggi, sei linci sono state rilasciate nelle foreste di Tarvisio (Udine). Il programma UE Life Lynx ha permesso il rilascio di esemplari nelle Alpi slovene e in Croazia. Per sostenere questi progetti, saranno organizzate proiezioni speciali in tutta Italia. Il ricavato aiuterà il ripopolamento. Conoscere l’ambiente è il primo passo per proteggerlo.
“Le linci selvagge” in programmazione nei cinema
Numerosi sono i cinema italiani dove sarà possibile assistere alla proiezione del film. Inoltre, tutti i membri del CAI potranno usufruire di uno sconto al botteghino (a seconda delle tariffe di ogni sala). L’elenco delle proiezioni e delle strutture è in costante aggiornamento.