D.A.R.Y.L. è un film di fantascienza del 1985 diretto da Simon Wincer, che tratta di un particolare esperimento scientifico sull’intelligenza artificiale. Il titolo è l’acronimo di “Data Analyzing Robot Youth Lifeform”, traducibile in “Robot analizzatore di dati sotto forma di adolescente” (nell’adattamento italiano è invece “Dati Adolescente Robotico Ittrio Laserizzato”).
Daryl è un bambino sui 9 – 10 anni che soffre di amnesia e che viene trovato a vagare senza meta da un orfanotrofio. Fatta eccezione per l’amnesia, risulta perfettamente sano, e finché i suoi genitori non verranno trovati, viene dato in adozione ai coniugi Richardson, che avevano fatto richiesta. Dopo averlo accudito per alcuni giorni, scoprono che ha delle capacità superiori a quelle dei suoi coetanei. Un esempio è la sua capacità di colpire sempre e con forza la palla da baseball. Però il suo comportamento è talmente impeccabile, autosufficiente e disponibile che la signora Richardson si sente frustrata perché le sembra che questo bambino non abbia bisogno di insegnamenti o di cure da parte di nessuno. Nonostante questo, sia lei che il marito si affezionano molto a lui, il quale nel frattempo fa anche amicizia con “Sisma” Fox, il figlio di Howie Fox, il dipendente che ha affidato Daryl ai Richardson.
Purtroppo dopo alcuni mesi l’orfanotrofio avverte i Richardson che si sono presentati i veri genitori, i quali hanno fornito come prova diverse fotografie che ritraggono il bambino a differenti età, che ne mostrano la crescita nel corso degli anni. Per i Richardson, ma anche per Sisma, è un enorme dispiacere, anche se si accordano per restare in contatto. I genitori portano il figlio a “casa”, ma si tratta della TASCOM, un laboratorio del governo, e qui si scopre che Daryl è in realtà il “Progetto D.A.R.Y.L.”, un esperimento di intelligenza artificiale: anche se il suo corpo è umano a tutti gli effetti, il suo cervello è un micro-computer, che è persino capace di apprendere, il che lo rende migliore anche del più avanzato dei robot elettronici costruiti fino a quel momento, e i suoi “genitori” sono due scienziati, il Dottor Jeffrey Stewart e la Dottoressa Ellen Lamb, sua moglie. Essi stanno a capo del team che lo ha progettato e programmato. Si scopre anche che il responsabile della sua sparizione iniziale è il Dottor Mulligan, un altro scienziato (la persona al volante di una macchina che all’inizio del film guida in una strada tra le montagne ed è inseguita da un elicottero, e che ad un certo punto esce intenzionalmente dalla strada per cadere in un lago e morire). Questo scienziato ha provocato l’amnesia di D.A.R.Y.L. e poi lo ha rubato e messo in libertà poco prima di lanciarsi con la macchina nel vuoto, in quanto si era convinto che D.A.R.Y.L., inizialmente un robot, fosse ormai diventato una persona a tutti gli effetti, capace di provare emozioni proprie e comprendere quelle altrui. Alla TASCOM gli scienziati restituiscono a D.A.R.Y.L. la memoria, ma in seguito ad altri test a cui lo sottopongono, anche in loro inizia a sorgere il sospetto che non sia più un semplice prodotto di laboratorio, tanto da smettere di rivolgersi a lui come se fosse una semplice macchina.
Quando i Richardson e Sisma vengono invitati nel laboratorio per rivederlo, le lettere “D.A.R.Y.L.” stampate su diverse apparecchiature elettroniche rendono impossibile al Dottor Stewart non rivelare la verità, anche se questa non viene facilmente accettata. Ma il problema peggiore è che il progetto è finanziato dai militari e finalizzato alla creazione di un super-soldato, e visto che D.A.R.Y.L. dimostra di saper provare emozioni e tra queste anche la paura, il Generale Graycliffe lo considera un progetto fallito, per cui annuncia la sospensione dei finanziamenti e dà al Dr. Stewart l’ordine di distruggerlo, dicendogli, tra le altre cose, «D.A.R.Y.L. andrà ai rottami». Il Dottore tenta di fargli capire che distruggere D.A.R.Y.L. sarebbe esattamente come uccidere un essere umano, ma il Generale non gli dà ascolto. A questo punto il Dottore finge di sopprimerlo e lo nasconde in macchina, riuscendo a superare i controlli dei soldati al cancello di entrata e allontanandosi dalla TASCOM. Intanto il Generale va in giro tra i macchinari del laboratorio per ottenere riscontro della distruzione. Quando scopre la verità leggendo una frase che appare su un monitor, e capisce che anche la Dottoressa Lamb la pensa come il marito, fa iniziare un inseguimento da parte di decine di macchine della polizia. Quando D.A.R.Y.L. si mette al volante fa delle acrobazie che gli permettono di arrivare a seminare tutte le auto. Il mattino seguente fanno una sostituzione della macchina e alla guida ritorna il Dr. Stewart. Lungo una strada si imbattono in due blocchi stradali, e anche se riescono a superarli, il poliziotto del secondo blocco spara diversi colpi di fucile e uno di essi provoca al Dottore una ferita che si rivelerà mortale. A questo punto D.A.R.Y.L. non perde tempo per tornare dai Richardson, e per fare questo si reca di notte ad una base aerea militare per mettersi alla guida di un Blackbird, uno degli aerei più veloci mai costruiti, e per riuscirci fa prima scattare il massimo allarme di incendio per depistare l’attenzione di tutti. Una volta decollato immette le coordinate per raggiungere la zona della casa dei Richardson, e fatto questo inserisce il pilota automatico. Il Generale Graycliffe chiede che l’aereo venga abbattuto da un missile, ma gli viene detto che ormai è troppo lontano per essere raggiunto. L’unica possibilità che resta è quella di far esplodere a distanza una carica esplosiva inserita direttamente nell’aereo per eventualità estreme. Via radio informano D.A.R.Y.L. che se entro 6 minuti e 30 secondi non farà marcia indietro l’aereo verrà distrutto. Lui su un’altra frequenza si mette in contatto col walkie-talkie di Sisma per dirgli che sta ritornando e che gli ci vorranno meno di 20 minuti. Gli chiede anche di raggiungerlo al “lago azzurro”. Quando il conto alla rovescia termina, i militari fanno esplodere la bomba e si convincono che D.A.R.Y.L. sia stato finalmente distrutto. In realtà egli si è eiettato qualche secondo prima dell’esplosione. Solo che mentre scende col paracadute perde i sensi e cade nel lago, e quando tocca il fondo si staccano sia il casco che la maschera d’ossigeno. Sisma raggiunge il lago in bicicletta con sua sorella Sherie Lee e dopo un po’ di secondi vedono tornare a galla il suo corpo, che però non si muove e ha la faccia immersa nell’acqua. Sisma si mette a nuotare per raggiungerlo e riportarlo a riva, e dice a sua sorella di fermare una macchina. D.A.R.Y.L. finisce all’ospedale, dove viene raggiunto da tutti: i Richardson e tutta la famiglia di Sisma, ma poi fanno ritorno a casa convinti che sia morto. Sisma però è convinto che sia vivo, dal momento che il suo cervello è un micro-computer e quindi non possa subire danni per mancanza di ossigeno. E i fatti gli danno ragione: ad un certo punto D.A.R.Y.L. lascia l’ospedale e corre verso la casa dei Richardson. Il primo che lo intravede da lontano è proprio Sisma, e successivamente escono tutti di casa e si incontrano nel giardino, abbracciandolo e circondandolo, facendolo così diventare definitivamente parte della famiglia.