Il Teatro Civico 14 di Caserta si prepara ad accogliere Coppa del Santo, un evento teatrale che sfida le convenzioni tradizionali e reinterpreta in chiave ironica e coinvolgente la figura dei santi. Lo spettacolo, ideato da Giulia Zacchini e messo in scena da Luca Zacchini e Francesco Rotelli, rappresenta il risultato di una ricerca lunga dieci anni del collettivo artistico Gli Omini. Con la sua commistione di sacro e profano, storia e mito, questa performance offre al pubblico un’esperienza interattiva unica, portandolo al centro di un torneo teatrale dove il sacro incontra il gioco.
L’obiettivo è chiaro: mettere in discussione e reinterpretare il ruolo dei santi nella cultura popolare attraverso una narrazione ludica che coinvolge lo spettatore come giudice supremo. Coppa del Santo si configura non solo come una sfida teatrale, ma come un’esplorazione culturale che invita a riflettere sulla religiosità, sul mito e sulle credenze collettive.
Un Format Innovativo: Il Pubblico come Protagonista
La peculiarità dello spettacolo risiede nella sua struttura interattiva. Non è solo il teatro a prendere vita, ma anche il pubblico, chiamato a partecipare attivamente al torneo. I 32 santi selezionati – ognuno con la propria storia, leggenda e potere soprannaturale – si affrontano in un tabellone a eliminazione diretta, partendo dai sedicesimi di finale. Gli spettatori, con i loro voti, decreteranno di volta in volta il vincitore di ogni sfida, creando una narrazione collettiva che si sviluppa sul momento.
I santi scelti, che spaziano tra figure iconiche come San Giorgio e Padre Pio fino a rappresentazioni simboliche come Santa Pazienza e Santa Speranza, non sono solo personaggi religiosi, ma anche rappresentazioni culturali e popolari. Ogni sfida tra i santi diventa un’occasione per esplorare la complessità delle loro vicende, dei loro miracoli e del loro simbolismo, con un approccio che alterna il rispetto al tono ironico.
Coppa del Santo: Una Narrazione tra Storia, Mito e Cultura Popolare
Il cuore dello spettacolo risiede nell’incontro tra sacro e popolare. La figura del santo, solitamente associata a un’aura di sacralità e intoccabilità, viene qui reinterpretata attraverso il gioco teatrale. Ogni santo diventa una “squadra” che scende in campo. Vengono affrontate sfide che non si basano solo sui poteri divini, ma anche sul loro valore simbolico e sulla risonanza culturale delle loro storie.
Per esempio, San Giorgio non è solo il protettore dei cavalieri. Costui è anche una figura che richiama il coraggio e la lotta contro il male. Padre Pio rappresenta una devozione popolare che travalica i confini religiosi. Le sfide, tra miracoli e paradossi, portano il pubblico a esplorare le leggende che circondano questi santi. Viene quindi messo in discussione il modo in cui essi vengono percepiti nella modernità.
In questo contesto, il teatro diventa uno spazio di riflessione collettiva. Gli spettatori, oltre a votare, si trovano a interrogarsi sul significato e sull’importanza di queste figure nel nostro immaginario. Il tono irriverente e ludico non sminuisce il valore dei santi, ma anzi li rende più accessibili. Viene evidenziata la loro presenza nella quotidianità e nel folklore.
Un Incontro con la Compagnia: Prima del Palco
Ad arricchire l’evento, il 30 novembre si terrà Prima del palco, un incontro con il critico teatrale Michele Di Donato. Di Donato dialogherà con la compagnia Gli Omini. Questo appuntamento rappresenta un’occasione preziosa per il pubblico, che potrà scoprire il processo creativo dietro lo spettacolo e approfondire i temi trattati. Durante l’incontro verranno esplorate le fonti, le motivazioni e le sfide incontrate dagli autori nella loro lunga indagine sui santi.
L’incontro diventa un momento di approfondimento culturale. In esso si svelano non solo i retroscena dello spettacolo, ma anche le riflessioni della compagnia sul significato contemporaneo della devozione e del mito. Perché i santi, pur essendo figure religiose, rappresentano un patrimonio collettivo che trascende la fede e diventa un simbolo universale.
Il Significato di Coppa del Santo
Con Coppa del Santo, Gli Omini non si limitano a creare uno spettacolo teatrale: propongono un’esperienza che unisce il divertimento alla riflessione. Viene aperto uno spazio di dialogo tra la tradizione e la modernità. Il tono leggero e ironico permette di avvicinare il pubblico a temi complessi. È dimostrato come il teatro possa essere uno strumento potente per esplorare il nostro immaginario collettivo.
La scelta di trasformare i santi in protagonisti di un torneo è un modo per ridare loro umanità e vicinanza. Non sono più figure astratte e lontane, ma personaggi vivi, con storie e contraddizioni che li rendono parte integrante della cultura popolare. Questo approccio, che mescola rispetto e gioco, apre la strada a nuove interpretazioni del sacro, facendolo entrare in dialogo con il presente.
Informazioni e Biglietti
I biglietti per Coppa del Santo sono disponibili online sul sito del Teatro Civico 14. Il costo é di €12 per l’intero e €10 per il ridotto (under 30, over 65 e convenzionati). L’evento si preannuncia come un’esperienza coinvolgente e originale. Un’occasione di intrattenimento, divertimento e riflessione. Il palcoscenico si trasforma in un’arena dove sacro e profano si incontrano e si scontrano. Non è solo uno spettacolo, ma un invito a riflettere sul ruolo dei santi nella nostra vita e nella nostra cultura. Quest’occasione ci ricorderà che, al di là della fede, essi continuano a rappresentare valori universali che parlano a tutti noi.