Il celebre protagonista di Berserk, Gatsu (o Guts, nella traduzione inglese), è considerato da molti un personaggio unico e iconico, nato dalla creatività del maestro Kentarō Miura. Ma esiste un possibile parallelo storico? Durante questa ricerca, ho potuto scoprire una figura realmente esistita che presenta alcune somiglianze con il protagonista del manga.
Miura stesso ha affermato di non essersi ispirato direttamente a un personaggio storico per creare Gatsu, almeno non durante le prime fasi del manga. Tuttavia, dopo la pubblicazione di alcuni volumi, è venuto a conoscenza di una figura che sembra ricordare per molti versi il suo eroe: Götz von Berlichingen, un famoso cavaliere e mercenario tedesco del XVI secolo. Questo combattente ha vissuto una vita piena di battaglie e, proprio come Gatsu, è noto per aver combattuto con una protesi al braccio destro.
Chi era Götz von Berlichingen?
Götz von Berlichingen, anche noto come Gottfried von Berlichingen, nacque nel 1480 in Germania ed è ricordato come uno dei più famosi soldati di ventura del Sacro Romano Impero. Il suo soprannome, “Götz con la mano di ferro”, si deve a un evento drammatico avvenuto durante una battaglia nel 1504, quando venne colpito da una palla di cannone che gli rese necessaria l’amputazione del braccio destro.
Nonostante questo grave infortunio, Götz non si arrese alla sorte. Al contrario, commissionò una protesi di ferro straordinariamente avanzata per i tempi. Questo braccio metallico, dotato di giunture mobili, gli consentiva di brandire nuovamente la spada, tenere le redini del cavallo e addirittura scrivere. Grazie alla sua determinazione e alla tecnologia del tempo, Götz continuò a combattere per altri 40 anni, partecipando a numerosi conflitti come le guerre dei contadini tedeschi.
Le similitudini tra Gatsu e Götz non sono solo nell’aspetto fisico e nella protesi metallica. Entrambi i personaggi condividono una vita caratterizzata da continue battaglie, uno spirito indomito e un atteggiamento solitario e determinato.
Oltre alla sua vita da combattente, Götz von Berlichingen è divenuto famoso anche per un episodio legato a una sua frase riportata nella sua autobiografia e resa celebre da Goethe nella commedia Götz von Berlichingen mit der eisernen Hand (1773). Durante un assedio, rispondendo a un ordine di resa, si dice che Götz abbia pronunciato una frase destinata a diventare leggendaria: “Er kann mich am Arsch lecken!” (letteralmente, “può leccarmi il sedere”). Questo gesto di sfida lo ha reso un simbolo di ribellione contro l’autorità.
Gatsu: una creazione unica
Nonostante le analogie, Gatsu resta una creazione unica nel suo genere. Il suo mondo, profondamente influenzato dall’estetica medievale, dal folklore europeo e da temi filosofici esistenziali, va oltre le somiglianze storiche. Miura ha saputo intrecciare elementi di narrativa epica, horror e dark fantasy per costruire un personaggio complesso e affascinante che continua a influenzare il mondo dei manga e della cultura pop.