Ghostbusters – Minaccia glaciale il 4° film della serie dei Ghostbuster, (5° se s’include il pessimo remake al femminile), fan service e mitologia, ma anche molti dubbi.
Nelle seconda metà degli anni 80 esce un piccolo film che vuole mescolare la commedia politicamente scorretta e nera con l’horror dei film di fantasmi, Ghostbuster. Da un’idea di Dan Aykroyd e le storie di fantasmi della sua famiglia, viene creato un vero film cult anni 80. Ghostbuster riunisce diversi attori del Saturday Night Live: lo stesso Dan Aykroyd, Harold Ramis (anche sceneggiatore) e Bill Murray, Ernie Hudson. Ghostbuster fu un grande successo e diventò una vera leggenda, tanto che nel 1989 uscì un seguito: Ghostbusters 2, ed anche varie serie d’animazione, la più famosa di ben sette stagioni.
Ma nonostante il grande successo per varie ragioni dopo il secondo film non si riuscì mai a un terzo sequel con il cast originale, nel 2018 uscì al cinema il famigerato remake al femminile, e poi finalmente nel 2021 Ghostbuster Legacy, il sequel diretto della saga originale, questa minaccia glaciale è proprio il seguito di Legacy.
Ora mi sembra inutile fare un riassunto della storia originale dei Ghostbuster, i film sono un cult per intere generazioni. Legacy vuole celebra l’affetto dei fan verso i vecchi film, e ne riprende a piene mani la mitologia, ma dopo la forte sensazione di nostalgia, ho avuto molti dubbi sul questo vero terzo capitolo. Non fraintendetemi Legacy ha i suoi momenti, ma per molte scene un po’ si trascina, solo il grandioso e commovente finale in un certo senso salva tutto il film.
Uscendo dal cinema mi sono posto una domanda sul prossimo film: “riuscirà il cast dei nuovi ghostbuster (o dei ghostbuster next generetion) a fare un film che si regge da solo sulle sue gambe? La risposta nella minaccia glaciale è no, non ci riesce purtroppo.
Iniziamo con la storia, dopo aver salvato il mondo a Summerville, in Oklahoma dal ritorno di Gozer, i nuovi ghostbuster eredi di Egon Spengler, la figlia Callie Spengler e i nipoti Trevor e Phoebe, insieme con il professore Gary Grooberson (ora compagno di Callie) si trasferiscono a New York, andando a vivere nella famosa caserma dei pompieri. Gli acchiappafantasmi sono tornati, adesso hanno anche il sostegno dei membri originali: Ray Stantz, Winston Zeddemore, e più occasionalmente di Peter Venkman. Winston ormai ricco uomo d’affari fornisce il supporto economico e logistico, mentre Ray resta il cuore degli Ghostbuster vecchi e nuovi, ma la vera protagonista della storia è Phoebe, la geniale bambina degna nipote di Egon, e adesso una adolescente di 15 anni che cerca il suo posto nel mondo e che vuole essere un ghostbuster, ma si sente dire da tutti che è troppo giovane.
Si può dire che il film si divide in alcune storyline, che coinvolgo sia i nuovi personaggi, che sopratutto quelli vecchi. Come abbiamo detto c’è l’adolescenza di Fhoebe, una nuova famiglia in formazione, Ray che vuole riavere i suoi anni d’oro e poi la storia della minaccia glaciale, che riprende un po’ la storia di Gozer, con un antico mito mediorientale con il cattivo Garraka, demone congelante.
Il film ha i suoi momenti, molto divertenti e ti fa fare alcune risate, molte scene si rifanno proprio ai vecchi film, per esempio le scene alla biblioteca.
Il vero problema sono i nuovi personaggi, quando ci sono solo loro il film fatica davvero ad andare avanti, manca letteralmente di carisma, e solo con il vecchio cast arrivano le parti migliori, ma non bastano forse a salvare l’opera.
Con Legacy avevamo visto dei Ghostbuster giovani, in stile forse Goonies, qui abbiamo le classiche dinamiche da famiglia e i problemi di una adolescente, e metà del film vuole concentrarsi su questa parte che però alla lunga risulta noiosa. Phoebe vera protagonista del film, poi fa amicizia con una giovane fantasma Melody, conosciuta in un parco di notte, non si sa da quanto tempo Melody abbia 16 ann, senza riuscire ad andare oltre. Poi qualcuno dovrebbe spiegare perchè Phoebe va in un parco di notte con gli scacchi (sperava forse d’incontrare il nonno Egon?) Questa amicizia fra Phoebe e Melody diventa più profonda, anche se nel film non viene spiegata bene, e la giovane Ghostbuster usando un macchinario si trasforma in un fantasma per due minuti (non si capisce bene il perchè lo faccia), ma tutto questo era parte di un piano di Garraka per liberarsi.
La parte della crisi adolescenziale della giovane protagonista, che sembra uscita da un pessimo teen drama anni 90, occupa un bel po’ della storia, ma non viene neanche tanto approfondita, e solo nella seconda parte del film, questo sembra volersi ricordare d’essere davvero un film dei Ghostbuster.
Come già detto i ghostbuster originali hanno una parte molto importante nella storia, e uno sviluppo molto coerente, tranne Peter che appare più come una guest star con mena battute di Legacy, e fa più o meno le stesse cose del film precedente, molto meglio Ray che resta un mito, mentre Winston fa il deus ex machina con la sua fortuna economica e i nuovi gadget acchiappafantasmi. I veri problemi li abbiamo con alcuni dei nuovi personaggi che sembrano essere lì solo per fare da scenografia. Trevor serve solo per far tornare in gioco Slimer, Podcast fa da spalla nel negozio di Ray, mentre il personaggio di Lucky Domingo è ancora più inutile che in Legacy. La parte della cattura dei fantasmi è mitica, fantastica, ma si è visto di meglio anche negli episodi della serie d’animazione.
Questa Minaccia glaciale doveva forse dimostrare che i nuovi ghostbuster degli anni 2000 potevano reggere da soli un eventuale nuovo capitolo della storia, non ci sono riusciti; forse perchè il pubblico e la produzione, non vogliono lasciar andare il gruppo originale o forse sono questi nuovi ghostbuister a non avere abbastanza carisma e personalità per un film da soli. Vedremo cosa succede con un eventuale nuovo film o forse sarebbe ancora meglio lasciar riposare nel mito del cult anni 80 Gostbuster e vedere fare veramente dei film originali.