La scomparsa del maestro Toriyama è avvenuta 1 marzo, ma come spesso accade in Giappone le notizie della scomparsa di celebrità, o autori di manga, viene data sempre con alcuni giorni di ritardo, questo credo per rispetto verso le famiglie in lutto.
Cosa si può dire del maestro Akira Toriyama? A parte che la sua importanza nel mondo del manga è veramente paragonabile al Osamu Tezuka e a Go Nagai per come abbia rivoluzionato il manga, e in pratica creato (o meglio dire gettato le regole) di un nuovo genere nella meta degli anni 80, quello del Action di combattimento e cambiando per sempre il manga Shonen.
Akira Toriyama nasce a Nagoya, il 5 aprile 1955, il suo primo manga Dr Slump è pubblicato per la Shūeisha sulla rivista Weekly Shōnen Jump dal 1980 al 1984. Un opera che vede come protagonista un “fantastico scienziato che costruisce robot senza qualche rotella”, il Dr Slump e la sua piccola creatura la robotica Arale, è un capolavoro del nonsense, e del manga comico.L’opera ha un’immediato successo nel 1981, verrà trasferito in animazione con una serie di 243 episodi (in Italia nel prima su rete 4 nel 1983, per poi essere completata nel 2006 su Italia), poi nel 1997 Dr Slump avrà un remake di 74 episodi (che da noi arriverà nel 2001).
Dr Slump si svolge in un mitico villaggio di montagna giapponese, abitato da strani abitanti, che rappresentano il massimo estro dell’immaginazione dell’opera di Toriyama, ma anche da tutta la cultura pop mondiale.
Finito il suo primo manga composta da 18 Tankōbon, il maestro inizia l’opera più importante della sua carriera, nel 1984 esce Dragon Ball, l’opera ispirata al racconto epico di viaggio in occidente, che racconta l’avventure dello scimmiotto Son Goku che accompagna il monaco Xuánzàng tra la Cina e l’india.
Toriyama racconta del piccolo Goku che inizia un viaggio alla ricerca delle 7 sfere del drago, che una volta riunite faranno apparire il drago Shenron a cui poter chiedere di poter realizzare un desiderio. La prima parte della storia, vuole essere la cronaca del viaggio della ricerca delle sfere, con il gruppo di strani protagonisti che riprendono in parte, quello che Toriyama aveva fatto con Dr Slump; e dall’altra vuole essere anche la parodia dei settai giapponesi. Il successo del manga di Dragon Ball è travolgente, cambia le regole del manga per sempre, ma finita la storia della ricerca delle 7 sfere, Toriyama va oltre ed inizia a raccontare le origini del suo protagonista Goku, ci racconta che è un alieno arrivato da un’altro pianeta ancora in fasce, Goku è un Sayan, una mitica razza oramai estinta dai incredibili poteri. Goku diventa così un novello superman, ma più la storia va avanti più si arricchisce di nuovi fantastici personaggi. Trasformando il manga di Toriyama in una nuova mitologia, che non ha niente a che invidiare a opere occidentali come Star Wars. Per far continuare la storia il mangaka inizia a far svolgere dei tornei di arti marziali dove i protagonisti si affrontano in scontri sempre più avvincenti, questo permette in pratica di poter continuare la storia all’infinito, ma oltre ai tornei, vediamo susseguirsi una grande quantità di nuove minacce per la Terra, che Goku e i suoi amici dovranno affrontare, nemici sempre più potenti che spesso dopo un duro scontro diventano alleati nel nostro amico, come non si può citare il potente Vegeta principe dei Sayan; prima implacabile nemico del nostro eroe, poi suo alleato, che spesso ruberà la scena allo stesso Goku.
Dragon Ball getta le basi delle regole del manga di combattimento, con gli scontri epici, i nemici e le minacce sempre più potenti, gli over-up e l’evoluzione dei protagonisti, ma in DB si vede qualcosa che raramente si è vista in altri manga (ma anche in altre opere della cultura pop più in generale), i protagonisti crescono e addirittura si sposano e hanno dei figli, che allora volta diventano dei potenti guerrieri, a volte anche più forti dei loro genitori. Goku ha due figli Gohan e Goten, mentre Vegeta ne ha uno Trunks (con una storia di viaggi che riprende quella di Terminator).
Il manga diventa un grande successo ed ecco che diventa un serie anime, divisa in 3 parti Dragon Ball di 153 episodi, Dragon Ball Z di 291 episodi (dove la Z in origine doveva essere un 2, una citazione a Gundam Z) e Dragon Ball Gt di soli 64 episodi, che vuole essere un sequel animato dell’opera originale. In Italia Dragon Ball arrivò nel 1989 su odeon tv, ma il vero successo ci fu quando fu trasmesso da Finivest nella fascia orario dell’ora di pranzo, insieme a Simpson e Lupin.
Il manga arrivò da noi per la Star Comics ed è ricordato, oltre a essere il primo manga a superare per copie vendute il Ken il guerriero della Granata Press, anche a essere il primo manga di successo a non essere “ribaltato” cioè con lettura orientale, oggi tutti manga sono pubblicati non ribaltati.
Il fenomeno Dragon Ball è qualcosa che conquista il mondo, dopo il Giappone, diventa un cult in ogni paese del mondo dove approda: dall’Europa all’America Latina, fino agli States. Ma come tutte le grande storie anche Dragon Ball arriva alla sua fine, prima come manga con la fine di Z, poi come anime con GT, ma in realtà la fine di quest’opera era un fuoco sotto la cenere, perchè il mito continuava a diffondersi, e nel 2016 esce Dragon Super, con Toriyama ai testi e Toyotarō ai disegni, quasi contemporaneamente esce l’anime. Dragon Ball Super vuole essere un sequel di Dragon Ball Z, ma sarebbe ingiusto dire che Toriyama si è dedicato solo a Dragon Ball anche se ha occupato buona parte della sua carriera. Il maestro ha saputo vedere lontano creando nuovi manga, e dedicandosi anche al mercato dei videogiochi, come character design.
Ora questo incredibile mangaka e artista di ingegno ci ha lasciato, ma è impossibile quantificare l’impatto che le sue opere hanno lasciato sull’immaginario collettivo e sulla cultura pop di tutto il mondo, l’opera come Sailor Moon, One Piece, Yu Yu Hakusho, Naruto e molte altre non sarebbero esistite senza il Dragon Ball di Akira Toriyama. Buon viaggio maestro, io lo immagino adesso volare su un drago cinese, sempre più in alto insieme a tutte le sue creature