Come molti gamers e role players sanno, per convenzione, la nascita del “gaming moderno” si fa risalire all’opera di un Master di Dungeons and Dragons che sviluppò un’avventura testuale (il primissimo capitolo della fortunata serie di Ultima) per Commodore 64 con la finalità di trasmettere su quella nuova macchina l’esperienza del gdr al tavolo.
Da allora, praticamente tutti i maggiori GdR hanno avuto una controparte videoludica. Basti pensare ai vari Baldur’s Gate, il cui terzo capitolo uscirà dall’accesso anticipato tra poche settimane, o al travagliato Cyberpunk 2077 oppure al Richiamo di Cthulhu, fino ad arrivare anche a meno conosciuti come Torment: Tides of Numenera.
Tra questi c’è un brand su cui sembra aleggiare una sorta di maledizione, nonostante alcuni titoli ad esso legati siano diventati cult; ossia il “World of Darkness” (o WoD come viene indicato per comodità).
Il Mondo di Tenebra nasce nel 1991 con il gdr che ha rivoluzionato il mercato con l’introduzione dello “Storyteller System”, legato più alla narrazione che al lancio di dadi, ossia: Vampiri la Masquerade.
La prima incarnazione videoludica di questo GdR, Vampire the Masquerade: Redempion, viene presentata nell’ultima estate dello scorso secolo (perché scrivo così invece di scrivere “estate del 1999”? Perché dà alla storia un’atmosfera più epica) venendo premiato all’E3 come “Miglior RPG”. Il gioco si presenta come un RPG con meccaniche “semi-isometriche”, che ricordano una proto forma di quelle di Knights of The Old Repubblic.
Il videogioco permette di esplorare due delle tre ambientazioni canoniche della controparte cartacea: Secoli Bui e Notti Moderne, introducendo un personaggio talmente amato dai giocatori da ricevere una sezione dedicata a lui nell’espansione: Clanbook dei Brujah del gioco cartaceo.
I primi “sintomi” della maledizione si presentano a partire dal 2004. Anno in cui Activison immette sul mercato l’incarnazione meglio riuscita, ma anche più disgraziata (finora) di Vampire, nello specifico: Vampire the Masquerade: Bloodlines. Sembra un controsenso dire “meglio riuscita” e “più disgraziata” eppure, la storia di questo videogioco è minata da due situazioni talmente estreme da rasentare l’ironico.
La prima è la chiusura per fallimento dello studio di sviluppo (Troika Games) tre mesi dopo la pubblicazione; mentre la seconda è la pessima condizione in cui il gioco è stato pubblicato. Condizione che in alcune parti rendeva il videogioco realmente ingiocabile (con aree in cui il framerate crollava a 1/3 FPS) a causa dei numerosissimi bug che costarono il nomignolo di “bug col videogioco intorno” (pensavate che “Cyberbug” 2077 fosse un caso isolato? Beh, vi sbagliavate).
Se voleste recuperare questa perla videoludica potete stare tranquilli, per fortuna la community di appassionati ha sviluppato varie patch e mod che lo rendono paragonabile ai Tripla A moderni.
Nonostante tutto il gioco viene ormai considerato un cult a cui ogni gamer deve aver giocato almeno una volta nella vita.
Poiché le disgrazie non vengono mai da sole Bloodlines rappresenta soltanto l’inizio, così a seguito del lancio del “New World of Darkness” (ribattezzato con Chronicles of Darkness per distinguere i titoli legati ad esso dai corrispettivi del WoD), nel 2006 la CCP Games, quelli di EVE Online per capirci, annunciano World of Darkness Online.
I presupposti per un MMORPG di ottima fattura ci sono tutti: uno studio di sviluppo con un’esperienza non da poco nel campo, un metauniverso narrativo che riesce a coniugare insieme, soprattutto in modo bilanciato, le più conosciute Creature della Notte: dai Vampiri agli antagonisti Licantropi, passando per Maghi, Changeling, Demoni fino agli immancabili Cacciatori. Tuttavia alcune problematiche legate ad altre produzioni CCP Games e soprattutto l’acquisizione della Whitewolf da parte di Paradox hanno portato alla cancellazione, nel 2017, del progetto dopo l’attivazione dei server e la distribuzione delle prime copie del gioco alle varie testate giornalistiche di settore.
Nello stesso anno, per aumentare l’attesa per la nuova edizione della Masquerade cartacea, Asmodee lancia Vampire: Prelude: Un gioco per smartphone, caratterizzato da un gameplay basato sui bot di messaggistica, in cui si impersona un personaggio che è stato trasformato in vampiro poche ore prima (rispetto all’inizio del gioco). Non basta neanche il nome altisonante della casa di produzione per far decollare il gioco che, nonostante il costo irrisorio di poche decine di centesimi, non riesce a raggiungere neanche i 2000 download
A che punto della storia comincereste a pensare che (forse) qualcosa non va nel verso giusto? Probabilmente l’unico che ha cominciato a farsi qualche domanda è il creatore del Gioco di Ruolo originario che, abbandonata la Whitewolf in occasione dell’acquisizione, adesso starebbe sviluppando un nuovo GdR cartaceo sempre a tema vampirico.
Senza divagare troppo, nel frattempo esce Vampire the Masquerade V5, un’edizione che si presenta come una sorta di reboot+sequel delle edizioni precedenti che fa storcere il naso al cosiddetto zoccolo duro dei fans, presentandosi con un sistema totalmente rivisto da zero rendendo la nuova edizione totalmente staccata dalle precedenti, al punto da risultare, su Roll20, uno dei gdr con meno utenti col suo 0,26% (stando al report Q4 2021, l’ultimo reperibile sulla piattaforma).
A marzo del 2019, Paradox, pubblica il trailer del videogioco che dovrebbe dare nuova vita al brand in campo videoludico, con un comparto grafico degno dei migliori prodotti videoludici Tripla A next gen e basato sul sistema V5, si mostra in tutto il suo splendore Vampire the Masquerade Bloodlines 2.
Inizialmente annunciato, con tanto di preorder, per l’autunno del 2020, viene quasi immediatamente rinviato al 2021 fino a finire con un tombale TBA alla voce “data di lancio”, subendo anche un cambio di studio di sviluppo.
Ad oggi non è dato sapere ancora se e quando si prevede l’uscita, al punto che la stragrande maggioranza della community dei gamers (almeno quella italiana) lo considera ormai cancellato.
Nel frattempo, gli amanti del WoD hanno avuto la possibilità di “consolarsi” con l’uscita, nel 2021, di Werewolf the Apocalipse: Eartblood, basato sul GdR Licantropi: L’Apocalisse subito stroncato da critica e pubblico soprattutto perché presenta meccaniche e grafica vecchie di almeno due generazioni, Vampire the Masqeurade: Swansong e Vampire the Masquerade Bloodhunt.
Bloodhunt, un Battle Royale free to play, pubblicato ad aprile del 2022 da Sharkmob ha ricevuto un’accoglienza decisamente fredda, molti fan del francise si sono rifiutati anche solo di provarlo, in quanto il concetto di Battle Royale sembra contrastare col concetto di “Masquerade”. Così pochi giorni fa, gli sviluppatori hanno annunciato che, non avendo raggiunto la massa critica di utenti necessaria per coprire i costi, il gioco non riceverà più aggiornamenti e i server rimarranno attivi finché sarà presente un numero di utenti ragionevole per non chiudere completamente.
Riguardo Swansong nonostante sia l’unico titolo dai tempi di Bloodlines, ad aver superato la sufficienza su Metacritic. Con la sua grafica old gen e le meccaniche poco intuitive sembra quasi contenere nel titolo una profezia nei confronti del brand.
A condire tutta questa storia c’è anche il tentativo di approdo a Hollywood nel lontano 1996. Con una sceneggiatura scritta dallo stesso creatore del gioco, la Sperling, produce Kindred: The Embraced. Serie TV immediatamente subissata da pesanti critiche da parte dei role players di Vampiri (pensavate che il ragazzino che su Twitter ha avuto la faccia tosta di dire a William Gibson che non capisce niente di Cyberpunk fosse un caso isolato? Anche in questo caso vi sbagliavate), viene cancellata dopo l’ottavo episodio della prima stagione. Ufficialmente per rispetto all’attore Mark Frankel, morto in un incidente poco dopo la messa in onda della serie e interprete del protagonista Julian Luna. Pochi mesi fa, in un’intervista, Mark Rein°Hagen ha giudicato come fantastica e contemporaneamente terribile la breve esperienza hollywoodiana dichiarando di averci messo una pietra sopra.
Insomma, sembra che ogni volta che qualcuno prova a far uscire dal mondo Pen and Paper il Mondo di Tenebra si ritrova subissato di problematiche che nella maggior parte dei casi porta alla cancellazione del progetto.