In questo articolo parleremo delle varie edizioni italiane di Devilman, ma occupandoci solo del manga originale di Go Nagai, e non delle varie opere parallele che nel corso degli anni sono state realizzate dal maestro, cioè di Mao Dante, Amon saga, The apocalypse Devilman: Strange days, Devilman Lady, Devilman G. Grimoire, Devilman saga e Devilman vs hades, che saranno in seguito oggetto di pezzo in futuro.
Iniziamo col dire che il manga di Devilman vede la luce nel 1972, ad essere precisi 11 giugno sulla rivista Weekly Shōnen Magazine, questo vuol dire che quest’anno l’opera con protagonista Akira Fudo ha festeggiato i 50 anni, ed con le sue varie ristampe nel corso del tempo è il manga più venduto della storia con buona pace di One Piece e di altri manga più recenti, questo perché i suoi 5 volumi hanno venduto in 50 anni più di 30 milione di copie, in pratica Devilman ha venduto da solo quanto altri manga con centinaia e migliaia di volumi attualmente in pubblicazione.
In un certo senso Devilman è stata “l’opera prima” di Nagai, perché prima di questo manga il maestro si era dedicato solo a manga umoristici senza una storia unitaria, in pratica con Devilman Nagai si affermò con vero autore di manga, e diventò il suo manifesto artistico.
Devilman è un’opera straordinaria che ancora oggi anche dopo 5 decenni influenza il modo di scrivere manga e anime (se non proprio la cultura pop mondiale) sia con la sua storia che i suoi disegni potenti ed evocativi, opere come Bastard!! di Kazushi Hagiwara, come Berserk di Kentarō Miurae o come l’Attacco dei giganti di Hajime Isayama non sarebbero esistente senza la forte influenza di quest’opera di Nagai.
La storia dovrebbe essere molto nota, racconta di uno studente giapponese Akira Fudo che si fonde con un demone di nome Amon, e che si serve dei suoi poteri per affrontare i demoni, creature esistite prima dell’umanità, che si sono risvegliate dopo un lungo sonno fra i ghiacci, e che vogliono sterminare il genere umano per tornare a dominare la terra.
Ma passiamo ad analizzare le varie edizioni italiane di questo incredibile manga:
Granata Press. La prima versione italiana di Devilman è stata quella della Granata Press, pubblicata sulla collana manga star in 14 volumetti dal dicembre 1991 al gennaio 1993. Questa edizione riprende la versione originale giapponese degli anno 70, cioè senza capitoli aggiuntivi e pagine a colori. Come buona parte dei manga della Granata Press presenta una bassa qualità della carta e della stampa, la lettura e ribaltata alla occidentale, le dimensioni sono più o meno simili a quelle di un comics book e per le copertine si sono scelte sia delle immagini del maestro Nagai, che dei fotogrammi degli OAV di Devilman di fine anni 80.
Dynamic Italia. Dopo il fallimento della Granata. Il manga è stata ristampato dalla Dynamic Italia nel 1996; in 3 volumi con copertina nera lucida, molto bella ma anche molto delicata. Il formato è simile a quello della Granata, su carta pattinata e la lettura e di nuovo quella occidentale. L’opera è arricchita da una prefazione dello stesso maestro Nagai. Nel secondo volume è presente una storia muta realizzata da Nagai anni dopo l’opera originale, che a livello cronologico va inserita dopo la morte di Miki, questa storia ha una presentazione scritta da Michele Gelli.
La dynamic presenterà sulle pagine della rivista Animania due capitoli a colori, il primo che funge da prequel dove si racconta della guerra tra i demoni di Lucifero e Dio, e un secondo che racconta del destino dei genitori di Akira.
D’visual. Dopo la chiusura della Dynamic, in Italia arrivò un nuovo editore di manga la D’visual che stampava i suoi fumetti direttamente dal Giappone. Nel 2007 ristampò il manga di Devilman in 5 volumi per la prima volta in formato originale e con la lettura giapponese. Le copertine erano bianche con sovra-coperte orografica, buona qualità della carta opaca e della stampa. Per la prima volta in un volume a parte vengono stampate le storie dei viaggi nel tempo. Questa è stata un’edizione molto difficile da trovare anche ai tempi della sua reale pubblicazione.
Jpop. Dopo molti anni dalla l’ultima edizione, nel 2013 esce l’edizione della Jpop, una edizione definitiva di Devilman, in 5 volumi (con un primo volume con copertina variant in nero ed argento). Questa nuova versione presenta molte parti aggiuntive inedite nel nostro paese, vengono inserite nel volume le due storie a colori presenti nei numeri di Animania, ma anche altri episodi tra cui uno che racconta le origini dell’Arpia Silen. La lettura è giapponese, la carta e la stampa sono di ottima qualità. Inseriti al interno della storia ci sono anche i viaggi nel tempo di Akira e Ryo, che mi permetto di consigliare di leggere solo dopo il finale, perchè non aggiungono niente alla storia, anzi ne interrompono il ritmo narrativo.
Dopo la pubblicazione di volumi la Jpop pubblicherà Devilman in un solo volume cartonato di grande formato più o meno paragonabile a quello dei volumi dynamic, che presenta anche alcune pagine in più rispetto all’edizione in 5 volumi.
Nel 2010 sulla moda di manga autobiografici, il maestro Nagai pubblica la prima serie di Gekkiman che racconta la storia editoriale di Devilman (il maestro farà altre due serie raccontando le storie di Mazinga Z e di Cutey Honey). In quest’opera in tre volumi, da noi pubblicata dalla Jpop, Nagai non solo racconta le fonti d’ispirazioni di Devilman, e il suo rapporto con la serie tv degli anni 70 e le disavventure con gli editori, ma vediamo anche una sorta di remake della storia di Akira, con persino alcune autocensura sulle storie dell’Arpia Silen e sulla morte di Miki.
Di sicuro Devilman è un’opera immensa che non dovrebbe mancare nella libreria di un lettore di manga, ma direi che non dovrebbe mancare neanche fra le letture di un lettore di fumetti in generale.