Carissimi Nerd, inauguriamo la nostra pagina con una recensione su uno dei personaggi Marvel, più controversi ed antieroe per eccellenza degli ultimi anni, The Punisher. Una personalità degna di nota, tale da essere portata sul grande schermo per ben 3 volte: nel 1989 interpretato da Dolph Lundgren, nel 2004 con Thomas Jane e da antagonista John Travolta (nel ruolo del Boss Howard Saint), nel cortometraggio del 2012 interpretato sempre da Thomas Jane ed infine nel 2008 interpretato da Ray Stevenson prodotto da Marvel Studios.
La maggiore popolarità e visibilità sullo schermo viene raggiunta quando Netflix decise di dedicargli una serie di 2 stagioni datate 2017-2019 con attore protagonista un colossale Jon Bernthal, reduce della popolarità acquisita nella serie The Walking Dead.
Contestualmente appare anche nella serie prodotta da Netflix per Daredevil dove si contrappone per conflitto ideologico al Diavolo di Hell’s Kitchen ma comunque diventando suo alleato.
Frank Castle o Pete Castiglione (nella serie Netflix) è l’antieroe per eccellenza, segnato da un destino di sangue che gli ha strappato la sua famiglia.
Incarna la macchina da guerra perfetta ambientata nell’area urbana, si innalza a giudice, esecutore e boia nei confronti di qualsiasi criminale.
Ha un metodo di approccio tecnologico nella sua crociata, plateale nel punire i criminali ma al contempo chirurgico se il male è incarnato in un solo individuo.
È umano, viene ferito a volte è vicino alla morte, cade e si rialza, sembra perdere la ragione, ma poi acquisisce di nuovo coscienza di sé; ed infine quando arriva al suo obbiettivo ha la potenza di un uragano!
Spazza via qualsiasi ostacolo!
È un uomo che ha un codice ineluttabile e la sua crociata contro il crimine è inarrestabile
Lui è Frank Castle, the Punisher!