Si inanaugura venerdì 8 luglio alle ore 18.00 la mostra Souvenir di Paola Giordano a cura di Maurizio Siniscalco con il coordinamento tecnico-scientifico di Patrizia Di Maggio presso gli spazi espositivi dell’ex Canonica della Certosa di San Giacomo a Capri. La mostra la si potrà visitare fino al 31 luglio 2016. La mostra è frutto della collaborazione tra il Polo museale della Campania e l’Associazione Culturale ArteAs; con il patrocinio della Città di Capri, del Comune di Anacapri, dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, della Fondazione Axel Munthe – Villa San Michele, della Femptec – Fundação de Gestão de Projetos di Rio de Janeiro e della UERJ – Universidade do Estado do Rio de Janeiro. La mostra propone l’ultima produzione artistica di Paola Giordano incentrata sull’isola azzurra: 18 opere di grande formato e 14 disegni che accompagnano l’osservatore alla scoperta di Capri rivissuta attraverso i ricordi, le impressioni e le sensazioni dell’artista. Come scrive Maurizio Siniscalco: «Paola Giordano ha vissuto la sua infanzia a Capri; suo padre Alvaro, già affermato pittore, l’accompagnava per lunghe passeggiate a Tragara, all’arco naturale, a Marina Piccola, ad Anacapri e con lui, e grazie a lui, ha mosso i suoi primi passi nel mondo della pittura. Trasferitasi in seguito a Milano, ha continuato a sentire il richiamo dell’isola dove è tornata spesso, anche per lunghi periodi, per vivere nella sua dimora a Tragara. La natura dell’isola, selvaggia e dolce allo stesso tempo, è stata la fonte ispiratrice del suo fare arte. I fiori e i profumi, fragranze incontaminate, sono diventati ispirazione, simbolo di vita, sempre nuovi e sempre diversi. Con la consapevolezza che i colori non possono ricreare i profumi, è ricorrendo all’atto creativo che Giordano cerca di supplire a tale privazione: le linee, il gesto immediato, spesso pulito e a volte contorto e rabbioso, i colori violenti, l’uso di materiali come le molle a simboleggiare steli immaginari che riproducono ombre sulla tela, ghirigori stilizzati che al variare della luce prendono vita. Ricorre anche all’utilizzo di puntine, che con la loro lacerazione, fissano, definiscono spazi, creano materia che si aggiunge alla materia. Ritroviamo nelle sue opere vortici di colori forti, come sono forti e intensi i profumi incastonati nella sua memoria». Mentre Patrizia Di Maggio sottolinea che l’artista ama e traduce in immagini anche il cielo, le luci che mutano durante il giorno e si accendono al tramonto, la frenetica vita notturna, «un gabbiano in volo, libero, confuso con la sagoma dell’isola, così come Paola Giordano ama riviverla attraverso le immagini e le emozioni suggerite dai ricordi, che di certo sono stati particolarmente sollecitati da un luogo così denso di storia e di memoria come la Certosa. Qui […] Paola Giordano ha ritrovato, forse più facilmente che altrove, lo spazio per celebrare un tempo e un vissuto fantastici e felici, e Capri è diventata l’occasione per ripercorrere, come attraverso dei flashes, le impressioni accumulate durante l’infanzia e la prima adolescenza, e ormai stratificate: la gaiezza del gioco, l’interesse per l’arte, l’osservazione della natura e la scoperta dell’immensa bellezza che da essa promana e che in tutta evidenza continua a sedurla».