Il 23 marzo 2016 esce al cinema il film diretto da Zack Snyder, basato sui personaggi dei fumetti DC Comics, è il sequel de L’uomo d’acciaio del 2013 e la seconda pellicola del DC Extended Universe.
Lo scontro epico tra i due più grandi eroi del mondo: il paladino di Metropolis, Superman (Henry Cavill), e il campione di Gotham, Batman (Ben Affleck), non inedito per i fumetti ma totalmente innovativo per quello del cinema. Per la prima volta sul grande schermo si vede la presenza contemporanea dei due personaggi. Temendo le azioni incontrollate di un Supereroe semidio, il potente giustiziere di Gotham City affronta il più rispettato eroe dei nostri tempi di Metropolis, mentre il mondo si divide su quale tipo di eroe abbia veramente bisogno.
Una vera e propria lotta tra il giorno e la notte; tra Batman, il giustiziere mascherato, cavaliere delle tenebre e Superman, l’imbattibile alieno dello spazio. Chi l’avrà vinta?
Magistrale la musica composta da Hans Zimmer, che accompagna tutte le scene di azione, trasmettendo allo spettatore suspance.
Interessante ed opinabile la scelta del contrasto di luci ed ombre nella scenografia. L’uso di un vero e proprio “Chiaroscuro” per ottenere un effetto più drammatico. La scena è paragonabile ad un quadro di Caravaggio, dove il chiaroscuro drammatico diventa una dominante stilistica, denominato anche “tenebrismo”. Infatti Caravaggio utilizza in molti dei suoi dipinti, profondi sfondi scuri, facendo sì che alcuni volti dei suoi personaggi risultassero illuminati come da un riflettore.
Questo crea un contrasto elevato con effetti intensamente potenti e drammatici.
Batman v Superman è molto più di un film d’azione, infatti tutti i personaggi – da Lois Lane (Amy Adams) a Lex Luthor (Jesse Eisenberg), da Perry White (Laurence Fishburne) ad Alfred (Jeremy Irons) pongono vere e proprie riflessioni sui destini ultimi dell’umanità e del singolo. Affermazioni pessimistiche arrivano da Superman:“nessuno resta buono a questo mondo” e Batman: “il male ha senso solo se lo costringi ad averlo”. Lex alza gli occhi e intima apocalittico che “i diavoli non vengono dall’inferno sotto di noi, vengono dal cielo”. Tema centrale del film: Superman è un dio. Appare fluttuante nel cielo controluce, viene cercato e toccato dalla gente come se questo fosse un rito propiziatorio. Proprio questa caratteristica è la più dibattuta nel film. Se questo è un dio, abbiamo motivo di ritenerlo infallibile e affidarci a lui? Temendo le azioni incontrollate di un Supereroe semidio, il potente giustiziere di Gotham City affronta il più rispettato eroe dei nostri tempi di Metropolis, mentre il mondo si divide su quale tipo di eroe abbia veramente bisogno. A tale proposito sorge spontaneo domandarsi se sia un caso che Batman v Superman arriva al cinema nell’anno delle elezioni presidenziali?
E con Batman e Superman in lotta tra di loro, una nuova minaccia si staglia rapidamente all’orizzonte, ponendo la razza umana nel più grande pericolo mai affrontato prima. Ed è a questo punto che i supereroi collaborano per il bene dell’umanità. Accorre anche Wonder Woman, che per tutto il film si vede poco. Snyder fa incontrare tutti e tre i personaggi in una precedente scena, ambientata in una grande festa, tutti in borghese, ignari gli uni degli altri. In quella scena di massa si vede subito che quel personaggio non appartiene al loro mondo, ha un’altra classe, un altro portamento, è Wonder.