E’ tra le sale del Musée du quai Branly di Parigi che potremmo incontrare Joe Berenson, il robot in sciarpa bianca e cappello in grado di giudicare le opere d’arte esposte.
Potremmo dire che arte e scienza non sono mai state così vicine, e a colmare questo divario è stato Joe Berenson, il primo robot critico d’arte in grado di esprimere la propria opinione in materia artistica. Alquanto strano, vero? In realtà il robot Berenson è stato programmato per raccogliere dati sulle reazioni che hanno i visitatori nell’osservare una determinata opera d’arte. Una volta raggiunta una buona percentuale di dati, il device è in grado di esprimere una propria opinione, in particolare con un sorriso se è positiva o con un cipiglio se è negativa. Il robot Berenson nasce grazie ad un’idea dell’antropologo Denis Vidal, con il supporto dell’ingegnere robotico Philippe Gaussier, grazie ai quali assistiamo ad una svolta nel campo dell’arte che non conosce precedenti.
Foto: fonte Musée du quai Branly