La Guardia di Finanza di Capua, al termine di una serie di controlli finalizzati al contrasto all’abusivismo professionale e commerciale, ha scoperto uno studio odontotecnico non autorizzato nella frazione di Sant’Angelo in Formis del predetto Comune. All’atto dell’accesso, i finanzieri hanno sorpreso tre soggetti, di nazionalità italiana, intenti alla lavorazione e produzione di protesi dentarie in assenza di qualsiasi autorizzazione sia amministrativa che sanitaria. Il laboratorio, risultato in piena attività e provvisto anche di una sala d’attesa, era dotato di numerose attrezzature e materiale necessario alla realizzazione di calchi e protesi dentarie, alcune già pronte per essere consegnate ai committenti. Il titolare, che si avvaleva della collaborazione di due dipendenti risultati completamente “in nero”, non è stato in grado di fornire alcuna documentazione fiscale giustificativa dell’attività svolta. Emergeva, in maniera palese, che il predetto era sprovvisto di partita Iva e totalmente sconosciuto al Fisco, operando da diversi anni quale evasore totale. A tal proposito, le Fiamme Gialle hanno reperito copiosa documentazione, che sarà oggetto di analisi per i successivi approfondimenti di natura fiscale, finalizzati alla ricostruzione del volume d’affari. I tre responsabili sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, in quanto, in concorso tra loro, esercitavano l’attività ausiliaria delle professioni sanitarie consistente nella fabbricazione di protesi dentarie e dispositivi medici creati su misura, in violazione delle specifiche normative vigenti in materia. Oltre alla denuncia per esercizio abusivo, ai tre soggetti sono state contestate anche violazioni delle norme igienico-sanitarie, per le pessime condizioni in cui erano tenuti i locali e le protesi, nonché per aver smaltito rifiuti speciali senza le previste modalità. Il laboratorio, unitamente alle sofisticate attrezzature per un valore di oltre 30 mila euro, è stato sottoposto a sequestro. La conduzione illecita delle attività nel settore sanitario, oltre a danneggiare i professionisti onesti, rappresenta un grave rischio per la salute dei cittadini.