Metti una serata al freddo della signorile, maestosa ed elegante San Pietroburgo, metti anche la magica atmosfera del Natale in arrivo ed il gioco è fatto. Basta un po’ di fantasia, i racconti accurati di un amico, qualche foto e in un attimo ci si immerge nella realtà di una delle città più belle dell ‘est Europa. San Pietroburgo è la seconda città per estensione e per numero di abitanti della Russia, di cui è stata anche la capitale per lungo periodo, per l’esattezza circa 200 anni tra il 1700 e il 1900. Mi dilunghero poco sulla storia e sulle vicissitudini di questa città che ha cambiato ben tre volte il nome. In realtà ho più voglia di mostrarvi la quotidianità di una giornata passata tra le vie di questa città. Qui ci si sveglia che albeggia alle 8 e mezza passate, quindi, per chi è abituato a svegliarsi presto, uscire di casa con il buio non è proprio un bell’inizio, mettici poi che l’anticiclone delle Azzorre qui è raro come il tartufo bianco e capisci bene che devi trovare un’ottima motivazione per iniziare il tuo tour. Bene, si inizia con la GALLEREJA, un grandissimo e straordinario centro commerciale a “soli” 5 piani. Qui nell’est Europa i centri commerciali sono dei veri e propri musei, riproduzione all’interno della vita d’esterno. Ci puoi trovare di tutto, da semplici negozi, a campetti di calcio, tennis, scuole di hockey con tanto di lastre di ghiaccio per pattinare su, ristoranti e bistrot e locali di ogni tipo. Bene, l’occhio cade subito sulle piccole botteghelle natalizie, dove puoi trovare le matrioskine, gli alberelli e personaggi del Natale ortodosso. Beh, i prezzi non sono proprio accessibili, ma come non comprarne una??!!
Tra un negozio e l’altro, arriva l’ora del pranzo e si decide di scegliere un posto all’interno del centro, dove un caldo tepore ti fa dimenticare che fuori ti aspetta Frozen con tutto l’esercito di punguini! Assaggiamo una polpetta di pollo (tartar)adagiata sopra un tappeto di fagiolini che a loro volta nascondono una squisita zuppa di farro, il tutto in un simpatico tegame riscaldato nel forno a legna. Bene, facciamo anche una foto al cuoco Roman e dopo aver sorseggiare uno squisito vinello bianco, decidiamo di provare anche un caffè. Le papille gustative non credono a loro stesse quando assaggiano un delizioso, cremoso e avvolgente caffè con cremina.
Sono le 4 passate del pomeriggio ed è di nuovo buio. Si esce dalla galleria e finalmente si decide di passeggiare alla volta dell’Hermitage. La strada è lunga, ma soprattutto fa freddo. Dopo circa un’ora e dopo aver perso l’uso del tatto, ci si staglia davanti la grandiosità di questo edificio barocco. Devo dire che il respiro e le parole vanno via e fanno posto allo stupore nel vedere quanta maestà rievoca il complesso architettonico che ha ospitato per circa due secoli gli zar.
Dopo averlo ammirato dall’esterno e fatto qualche foto, decidiamo di far serata ……chissà che riserva questa città?
Vi terrò aggiornati nei prossimi giorni.