Si inaugura giovedì 8 ottobre alle ore 18.00 la mostra Umanità di Amando Fettolini a cura di Salvatore Marsiglione. Con il Patrocinio del Comune di Como presso il MAG- Marsiglione Arts Gallery . La mostra la si potrà visitare fino al 31 ottobre 2015. Per la mostra diffusa dei FUORIDIMOSTRA, continua la linea progettuale della precedente esposizione, premendo il tasto dell’attenzione sugli emarginati della società contemporanea. La città vive di persone, di qualunque estrazione sociale, come un organismo vivente, ogni organo, ogni piccola particella contribuisce all’esistenza dell’organismo stesso. La città vive – l’organismo vive – se ogni particella contribuisce ad esso, per questo motivo non vuole abbandonare nessuno che non voglia essere abband onato.Ancora una volta cercheremo di restituire dignità ad un uomo che vuole fortemente riprendersi e ritornare ad essere parte integrante della città. Per l’occasione abbiamo selezionato alcune opere dalla serie “Randagi” del Maestro Armando Fettolini. L’insieme degli uomini, il genere umano, la nostra società, il nostro mondo. Come ci dice Salvatore Marsiglione : “ Il giudizio sull’uomo per Armando non è dei più lusinghieri, ma ci si mette anche lui tra gli uomini, non punta il dito, non esprime giudizi risolutori o ideologici, vive questa “umanità” e cerca, attraverso i suoi ultimi lavori, con ironia, gioco (ma neanche tanto, mi dice) di sottolineare quegli aspetti quotidiani che troviamo nel triangolo uomo-agnello-lupo. Fede, legge, bellezza, ambiente, lavoro, politica, affetti …Si vuole tenere alto l’interesse per l’umanità con sentimento di solidarietà e generosità senza giudicare. Queste tavole sono delle cartoline, svelate da ogni tentazione di colore, il soggetto è bruno o comunque di tono “acceso”, su campiture bianche, forse troppo, ma necessarie. Pastose, di quella materia che da anni accompagna il fare del nostro artista. Isolare l’oggetto e trasformarlo in soggetto su cui discutere, una serie di opere realizzate dal Fettolini il quale dimentica, in questo ciclo di dipinti, il paesaggio cromatico (le derive occasionali, per intenderci) ben conosciuto e ritorna, seppur allargando il campo visivo, quindi non più macro dettagli dell’Umanità (opere dei primi anni 90), ma visioni in “grandangolo”, da cronista, il ruolo sociale dell’artista, e Armando lo è, ciò non ci lascia indifferenti. Si supera il concetto del bello o del piacere, si è portati a pensare…. oggi non è poco!”.
Biografia di Armando Fettolini
Vive la sua infanzia a Brugherio, piccola città nella periferia milanese, “terra di confine”, dice l’artista, “dove si viveva in sospensione: io non mi sentivo né milanese né brianzolo, né protagonista, né spettatore, ma sempre alla ricerca di un’identità…”. La passione per la pittura accompagna da subito la vita di Armando tanto che alla giovane età di quindici anni viene preso a bottega da un affreschista, Nicola Napoletano, questa esperienza segnerà indelebilmente il cammino dell’artista. Da prima esegue tutta una serie di disegni e copie dal vero, per arrivare dopo oltre un anno, a sperimentare la pittura ad olio, il sodalizio con il “maestro” finisce quando, lo stesso, ritenendo di non avere più niente da insegnare, allontana Armando Fettolini dal suo laboratorio, ricordando al giovane artista che “l’allievo deve uccidere il maestro se vuole essere a sua volta protagonista …”. Superata la crisi per il distacco Armando Fettolini decide di affrontare il mondo dell’arte partecipando a concorsi d’arte, particolarmente di moda nella seconda metà degli anni settanta. Riceve il primo riconoscimento artistico a diciotto anni, in occasione del premio per giovani artisti indetto dal Lyons Club Monza Host, con una mostra collettiva all’Arengario. Sempre all’Arengario di Monza viene invitato ad una collettiva che vede, tra gli altri, anche la presenza di Kodra e Guttuso, le opere di Armando Fettolini cominciano a circolare negli ambienti deputati all’arte e la sua trasformazione artistica lo vede passare attraverso il figurativo, l’astratto e definitivamente il concettuale. Nel 1987 la sua prima mostra personale presso la trattoria Giuliana di Bernareggio, crocevia di artisti importanti residenti o comunque frequentatori della Brianza dove Arturo Vermi, il quale conosce Armando in questa occasione, accompagna la mostra di Fettolini con un suo testo. Il decennio 1987/1997 vede la ricerca artistica di Armando Fettolini indagare sempre piu approfonditamente la materia, con studi e viaggi per conoscere meglio l’opera di Burri e Foutrier, questa ricerca allontana momentaneamente Armando Fettolini dal mercato dell’arte e dalle proposte in gallerie o enti pubblici, fonda assieme ad altri colleghi artisti l’associazione culturale “I mestieri delle Arti” e promuove iniziative mirate alla divulgazione del fare arte “con” mestiere (vocazione ed abnegazione nel proporre le proprie opere) e non solo come mestiere. Il 1997 è l’anno dell’ingresso ufficiale nel mondo del mercato dell’arte con la Galleria Mari Artecontemporanea di Imbersago (LC), con la quale partecipa alle principali fiere d’arte nazionali e internazionali, esposizioni in luoghi pubblici deputati all’arte e musei, con esposizioni personali e collettive. Sono gli anni in cui le opere di Armando Fettolini varcano i confini italiani e nuovi riconoscimenti gli vengono tributati, nel 2000 riceve a Parigi il 5° Award Arjo Wiggins come miglior creativo italiano, a dicembre dello stesso anno inaugura a New York una personale alla galleria Art54, seguiranno mostre in Spagna, Francia, Corea del Sud, Germania, Lussemburgo, Slovacchia, Svizzera. Conclusa l’esperienza con la galleria Mariartecontemporanea, il contratto in esclusiva era di 5 anni, Armando decide di operare nel mondo dell’arte in modo più aperto e non in esclusiva proponendo le opere a più referenti. La bibliografia dell’artista è veramente amplia e cercare di riassumerla in poche righe non ha senso, va detto che tutte le mostre dell’artista sono accompagnate dal rispettivo catalogo è perciò possibile documentarsi in modo approfondito recuperando la pubblicazione che interessa. Tra i vari temi che l’artista ha affrontato in questo decennio citiamo: Frammenti di fine millennio (2000), Equilibrio precario (2001), Trilogia del corpo (2002), Torri Parse (2003), Dal mondo degli strani (2004), Giuda Iscariota, uomo di città (2005), Figli di un Dio Distratto (2006), Corpi in viaggio (2007), … e randagi (2008), Cacciatori cacciati (2009), Umanità (2010), Si nasce dall’acqua (2011). Dal 2009 Armando Fettolini si dedica anche alle opere pubbliche, aggiudicandosi commesse che gli permettono di indagare nuovi mondi della comunicazione artistica in relazione al territorio.
MAG – Marsiglione Arts Gallery
Via Vitani 31, Como
Armando Fettolini in Umanità
dal 8 al 31 ottobre 2015
Orario : dal martedì al sabato dalle ore 10:00 alle ore13:00 e dalle ore 15:00 alle ore19:30.
Info e Contatti : Tel : +39 3287521463 info@marsiglioneartsgallery.com – www.magcomo.it