Li Songsong, considerato tra i maggiori artisti della nuova scena cinese, arriva al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna per la sua prima personale italiana che apre al pubblico il 22 maggio. Intitolata Historical Materialism , comprende 27 lavori prevalentemente di grandi dimensioni, prodotti a partire dal 2004 e allestiti negli imponenti
spazi della Sala delle Ciminiere. La mostra è organizzata dal MAMbo e dalla Staatliche Kunsthalle Baden- Baden dove si trasferirà dal 31 ottobre 2015 al 7 febbraio 2016, con la curatela di Hendrik Bündge. Per le sue composizioni pittoriche Li Songsong parte da fotografie e riproduzioni tratte da fonti accessibili a tutti quali giornali, riviste, archivi, libri, web, che immortalano momenti importanti così come piccoli eventi della storia contemporanea (prevalentemente cinese), per lo più rimossi nella moderna condizione del suo paese. L’artista pone l’accento non tanto sull’episodio storico, già conosciuto da tutti, quanto sulle modalità con le quali si sceglie di raccontarlo e su come queste dipendano, a loro volta, dall’attitudine di chi racconta, che si evolve sulla scia dei continui mutamenti sociali. Li Songsong interviene sulle immagini attraverso diverse tecniche pittoriche, conservandone solo gli elementi essenziali tramite una scomposizione e ricomposizione in porzioni quadrate e rettangolari, investite da grandi quantità di colore, come in una sorta di ideale mosaico nel quale figurazione e astrazione trovano sapiente equilibrio.
L’artista lavora sulle singole parti del quadro, che vengono ultimate una per volta, per poi andare a comporre l’immagine. La densità del pigmento utilizzato e la sua stratificazione fanno sì che i dipinti assumano una qualità quasi scultorea: la matericità del colore è tale che paiono suggerire un processo mai terminato di asciugatura. La pittura di Li Songsong ha a che fare con la memoria e, come questa, procede per frammenti: presa individualmente, ogni “cella” della griglia del dipinto sembra essere niente di più che uno studio di forma o colore, ma una volta combinata con le altre genera un’immagine compiuta, così come un ricordo che è costituito da molti frammenti stratificati di idee. L’artista è in grado di catturare la sensazione del richiamare alla mente accadimenti che con il passare del tempo sono stati rielaborati, si sono offuscati e hanno inglobato sensazioni, frammenti di altri ricordi e ombre dell’originale. Sebbene Li Songsong si appropri di immagini storiche e di attualità che hanno segnato l’immaginario collettivo cinese, riferibili alla Cina maoista fino a fatti più recenti come la protesta di Tienanmen, i suoi dipinti non trascendono la dimensione individuale. I soggetti prescelti individuano personaggi o momenti decisivi nello sviluppo personale di una
generazione in cerca di consapevolezza ed elaborazione di un vivere postideologico e individualista, pur essendo erede dello strutturarsi anche violento di una peculiare cultura di massa. L’allestimento al MAMbo, negli ampi volumi della Sala delle Ciminiere, dà modo al visitatore di avere una visione ottimale dei lavori dalle dimensioni ragguardevoli, realizzati sia su tela che su pannelli d’alluminio. La disposizione delle opere fa riferimento a temi fondamentali dell’identità cinese: l’educazione dei giovani – Quingling’s Children (2005), Flyer (2005) – i passaggi storici, con protagonisti riconoscibili – The Couple (2008), Lu Xun was Dead (2012), Hug (2010), Watching a Play (2004) – la rimozione – Forgetting (2013), Moon (2010), Brain (2010) – la visione contemporanea – Big Girls (2013), Flowers on the Sea (2008) – l’eden perduto – Shangri-La (2012) – le radici ideologiche della Rivoluzione – Lenin (2010), Marx (2010), Che (2010), The East is Red (2008), Cold Banquet (2004) – fino a Historical Materialism (2014) che dà il titolo alla mostra e ne conclude il percorso.
L’esposizione rimarrà aperta al pubblico dal 22 maggio al 30 agosto 2015. L’artista incontra il pubblico giovedì 21 maggio 2015 alle h 17.00. A seguire, alle h 18.00, ha luogo l’inaugurazione della mostra. L’incontro si svolge in collaborazione con l’Associazione Collegio di Cina. L’ingresso per entrambi i momenti è libero. Il Dipartimento educativo MAMbo organizza visite guidate e attività didattiche per tutte le fasce d’età durante l’intera durata dell’esposizione.
Info e prenotazioni: mamboedu@comune.bologna.it.