Fantasia poetica all’insegna della politica, così potremmo definire la mostra antologica di Sergio Staino al MACRO (negli spazi de La Pelanda) con circa 300 opere, dagli acquerelli a quelle digitali, che ripercorre non solo la vicenda artistica e creativa di un nostro amato disegnatore e vignettista ma anche i nostri ultimi 30 anni, colorati dalle sue matite. Si parte dagli esordi con le strisce di Linus (1979) e dell’Unità, il mondo auto-caricaturale di Bobo (alter ego di Staino) diventato una vera e propria saga familiare e sociale dove si intersecano realtà quotidiana, rapporto di coppia e vicende politiche nostrane (come i disegni per i funerali di Enrico Berlinguer). Anche la simpatica Bibi, riferimento a Bruna sua moglie, serve a ripercorrere una storia al femminile: come donna, compagna e amica. In mostra gli undici busti dedicati a personaggi eccellenti italiani e accompagnati da strisce, alcune delle quali mai esposte in Italia. Al centro della sala grande su un schermo scorrono i disegni con cui Staino ha interpretato le musiche di famosi cantautori come Gaber, De André e Guccini, con un gusto per la parodia che arriva a far indossare all’ex presidente della Repubblica Ciampi le vesti del pescatore di De André. Le sue ultime opere, grandi tavole eseguite ad acquerello e tecnica digitale, spiccano per il loro cromatismo: “L’onda”, “Sogni e incubi” e “Terapia dell’amore”. Questa tecnica è quella che predilige ultimamente, prima esegue disegni sommari con la penna a china poi con l’acquerello colora le parti per completare le figure e alla fine scannerizza tutto. Così il pluripremiato disegnatore racconta l’ultima fase di questo modus operandi che prevede “…il lavoro di rifinitura, disegnando sul touch screen i particolari più minuti… Vengono fuori questi ibridi d’autore dei quali naturalmente non esistono originali”.
Sergio Staino è stato anche regista cinematografico (“Cavalli si nasce” e “Non chiamarmi Omar”), promotore culturale, scrittore e scenografo. In mostra sono esposti i due grandi fondali del Teatro Ariston di Sanremo, eseguiti per le edizioni del premio Tenco del 2006 e 2007. Questa esposizione vuole essere una testimonianza, oltre che artistica, anche morale e culturale, una risposta ai drammatici fatti di Parigi. Staino ha voluto dedicare, al fraterno amico Georges Wolinski, il catalogo realizzato dalla Casa editrice Effigi. Il nostro celebre illustratore non si è mai sottratto all’impegno civile, continua a cogliere con ironia le angosce e i sentimenti della parte più progressista della società italiana e a disegnare la realtà con arguzia e spirito critico. Attualmente vive e lavora sulle colline fiorentine, nel comune di Scandicci. La mostra è in programma fino al 23 agosto, mentre è possibile visitare, al terzo piano di Eataly Roma fino al 31 maggio, la sua sezione “satirico-agro-alimentare”: “Cavoli a merenda”.
INFO:
Sede: La Pelanda – MACRO Testaccio
Piazza Orazio Giustiniani 4, Roma
Orario: da martedì a domenica ore 16.00-22.00
chiuso lunedì
Biglietti: Tariffa intera: € 6,00 Tariffa ridotta: € 4,00
Agevolazioni: Zètema Progetto Cultura garantisce ai clienti di Eataly Roma – dietro presentazione di uno scontrino di acquisto (spesa minima di 20 €, entro 14 gg. dalla data di emissione) – la possibilità di usufruire dell’ingresso a prezzo ridotto alla mostra e uno sconto del 10% su qualunque acquisto effettuato nella libreria della mostra (catalogo escluso).
Eataly Roma offre a tutti i visitatori della mostra Staino alla Pelanda in possesso di un biglietto di ingresso, la possibilità di usufruire – entro 14 gg dalla data di emissione del biglietto – di uno sconto del 10% su una singola transazione all’interno di Eataly.
tel: +39 060608 – www.museomacro.org