Martedì 19 maggio alle ore 17.30 presso il Museo Macro Sala Cinema ci sarà il secondo appuntamento de “I Martedì Critici” iniziativa promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, prevede la partecipazione di Simona Marchini . L’incontro, che seguirà l’ormai consueta formula dell’intervista pubblica condotta da Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti, si svolgerà presso la Sala Cinema del Macro. Celebre attrice di teatro e di cinema, ma anche conduttrice radiofonica e televisiva, Simona Marchini è dalla metà degli anni Ottanta un’appassionata animatrice della vita intellettuale a Roma, promuovendo importanti iniziative culturali presso la galleria La Nuova Pesa, fondata dal padre Alvaro Marchini nel 1959 in via Frattina. Dopo la chiusura nel 1976, Simona Marchini decide di riprendere l’attività nel nuovo spazio di via del Corso dove, oltre a ricostituire un programma espositivo attento alle più interessanti proposte italiane e internazionali, fa rivivere anche il fervore intellettuale che aveva caratterizzato la fase della conduzione paterna. Negli anni Sessanta e Settanta la galleria era orientata verso la tendenza pittorica del realismo ed era teatro del dibattito culturale, animato da Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini, Giuseppe Ungaretti, Roberto Rossellini e Italo Calvino. Il Centro Culturale La Nuova Pesa non ha tradito lo spirito della sua origine, caratterizzato dallo scambio e dal dialogo reciproco tra diverse discipline artistiche, come la letteratura, il teatro e la musica, un approccio aperto e sperimentale che rende La Nuova Pesa ancora oggi uno dei principali punti di riferimento della vita culturale romana. Tra le prime iniziative, la galleria accoglie un dibattito sul postmoderno, tra arte, filosofia e letteratura e promuove le tendenze de “I nuovi-nuovi” di Renato Barilli, l’“Anacronismo” di Maurizio Calvesi e l’”Astrazione povera” di Filiberto Menna. Nel 1986 il progetto Minuscole ha coinvolto, tra gli altri, Carla Accardi, Alighiero Boetti, Ugo Nespolo, Giulio Paolini, Salvo e Mario Schifano. Negli anni Novanta Marchini coinvolge nella direzione del programma espositivo un gruppo di artisti, tra cui Felice Levini, H. H. Lim e Giuseppe Salvatori, che contribuiscono a rendere il programma vivace. Tra le numerose rassegne Monitor, presentata tra il 1999 e il 2000, propone una riflessione sul rapporto tra opera visiva e poesia, mettendo a confronto Alighiero Boetti e Giovan Battista Salerno; Fabio Mauri e i poeti Nanni Cagnone, Gianni Scalia, Emanuele Trevi.
Dopo la mostra di Rebecca Horn e Jannis Kounellis, dal 2004 interviene nella direzione artistica il giovane critico Giacomo Zaza, che organizza le mostre di Wolf Vostell, Nagasawa e Araki, avviando anche un rapporto di collaborazione con diverse istituzioni.
Biografia di Simona Marchini
Roma 19 dicembre 1941. Attrice. Conduttrice tv. Regista e grande esperta di lirica. Prima affermazione professionale nel 1979 con A tutto gag, grande popolarità con Renzo Arbore in Quelli della notte (1985: interpretava una telefonista svampita), fu poi alla conduzione di varietà come Prossimamente non stop, Pronto, è la Rai?, Piacere Raiuno. Personaggio poliedrico, è stata anche presidente della galleria d’arte contemporanea La nuova pesa, ambasciatrice Unicef, candidato (eletto) alle primarie del Pd 2007 nel quartiere romano Laurentino, direttore artistico del Todi Arte Festival polemiche nel 2008 quando dopo sette anni venne rimpiazzata da Maurizio Costanzo. È membro del cda del Teatro dell’Opera (confermata da ultimo da Ignazio Marino nel 2013). Da ultimo vista in teatro (La mostra, 2011/13), al cinema (Una donna per la vita, 2013), in televisione (Don Matteo 9, Raiuno 2013). «Il suo debutto avvenne a quattro anni. Suo padre Alvaro, uno dei più grossi costruttori romani, mecenate di vocazione e comunista per passione, la buttò in palcoscenico a recitare Il porco di Trilussa davanti a un pubblico di Monteverde stanco di aspettare che lo spettacolo cominciasse. E fu un trionfo» (Simonetta Robiony). «La prima proposta professionale l’ho avuta da Elio Petri ma avevo 16 anni e mio padre si oppose. La seconda da Marco Ferreri per La cagna con la Deneuve e Mastroianni. Avevo già una figlia e accettai: peccato che a pochi giorni dalle riprese fui investita da un’auto e non se ne fece niente. La terza, quella buona, da Don Lurio conosciuto a Cortina dove mi avevano spedita per riprendermi dalla crisi del mio secondo matrimonio con il calciatore Ciccio Cordova. Don Lurio parlò di me a Romolo Siena, feci un provino, mi presero per A tutto gag dove facevo la battona del Raccordo Anulare. La mia vita cambiò. Anche perché sei anni dopo Renzo Arbore, che aveva visto quel provino, mi chiamò per Quelli della notte. Avevo raggiunto la massima popolarità dell’epoca». «Nel 1988 mi chiamarono per affidarmi la regia di un’opera teatrale . Io rimasi sbalordita della proposta anche se la mia passione per la musica era conosciuta . Si trattava di un’opera di Puccini. Ci misi l’anima e andò bene. Ma non era finita lì. Cantare, canticchiavo. In macchina con il grande baritono Leo Nucci mi divertivo a intonare delle arie. Fu lui a propormi di mettere su Le convenienze teatrali di Donizetti, operina deliziosa, molto recitata.
Questa stranezza la proponemmo alla Fenice di Venezia e con mio sommo stupore, risposero entusiasti. Si aprì per me un periodo di studio senza pause, religioso»
MUSEO MACRO
Via Nizza 138, Roma
I Martedì Critici – Sala Cinema
Orario di apertura: da martedì a domenica, ore 10.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima).
tel. 060608
www.museomacro.org
Organizzazione
ASSOCIAZIONE CULTURALE I MARTEDI CRITICI
Tel. +39 339 7535051- +39 339 7535051
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