Si inaugura sabato 14 marzo alle ore 16.00 la mostra Tensione presso lo Spazio E di Milano. La mostra si potrà visitare fino al 20 marzo 2015. Come ci dice Alessandro Baito : “La corda si tende e la freccia docile la segue lungo il suo canale. I muscoli delle braccia fanno lo sforzo e le dita strillano perché la corda vuole tagliare la pelle, resiste e quasi sussurra che si sta facendo qualcosa di pericoloso; eppure la freccia indifferente si dirige verso il suo destino. E poi, in un attimo di sospensione, si deve decidere dove scagliare la freccia. E infine, con un piccolo gesto, si lascia libera la corda e la freccia del Destino viene scagliata verso il bersaglio. Un processo mortale, a cui Leonardo ha partecipato con i suoi progetti per balestre e altre armi; un processo che è anche metafora di qualsiasi decisione che non sia dettata da impeto momentaneo passionale, ma da una riflessione elaborata che richiede uno sforzo e una considerazione di tutte le conseguenze. Questo dovrebbe essere l’Arte, questo si dovrebbe sapere ogni volta che si parla di Arte e Artisti. Non esiste l’opera d’arte scaturita dal Nulla. Non si può descrivere un quadro con un sentimento giustificandosi che quello era il pensiero dominante durante la sua realizzazione. Perché anche quando non c’è una perfetta coscienza di ciò che si sta facendo, anche quando non si vuole creare una progettualità continuativa nel proprio lavoro, l’Artista vero si riconosce immediatamente. Il suo lavoro risente della sua formazione, dei suoi sforzi nel corso del tempo per padroneggiare la tecnica, della sua sensibilità interpretativa del mondo. Gli artisti e fotografi del Gruppo E ci presentano lavori che proiettano questa riflessione in ogni direzione, parlando di tensionenaturale, psicologica, religiosa o sociale, fino ad arrivare alla rappresentazione di un archetipo come il Toro di Paolo Lo Giudice, simbolo di ogni tensione investigativa che è poi l’essenza non solo dell’Artista ma di ogni Essere Umano”. Esporranno i seguenti artisti : Marco Bellomi, Giulio Belloni, Valentina Carrera, Raffaele De Francesco, Rossano Di Cicco Morra, Siberiana Di Cocco, Germana Lorenzo, Anna Epis, Carlo Fontanella, Silvia Gobbo, Paolo Lo Giudice, Clara Luminoso, Marija Markovic, Italo Mazzei, Giuseppe Orsenigo. Alessandro Baito, Fiorenzo Bordin, Ivano Boselli, Valentina Carrera, Liliana Casadei, Paola Gatti, Serena Groppelli, Marco Lombardo, Monica Mietitore, Luigi Profeta, Alessandra Repossi, Francesco Romoli, Susanna Serri, Pavel Vavilin.
Biografia di Valentina Carrera
Valentina Carrera è nata a Milano nel 1975. Si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera nel 1998. Segue poi un corso di Iconografia e Teologia presso l’Università ortodossa di Mosca “Ioanna Bogoslova” e si specializza in fotografia per la moda alla scuola “R.Bauer” di Milano. Tra le principali mostre personali segnaliamo: nel 2010 “Bereshit” al Chiostrino S.Eufemia di Como, con catalogo Mondadori; nel 2012 “Bereshit”alla galleria Civica di Monza; nel 2012 “Symbols”alla galleria Vista di Roma; nel 2012 “Symbols”al Padiglione Islanda, Palazzo Zenobio, Venezia; nel 2013 “Bereshit”al Palazzo della Racchetta di Ferrara, in occasione della settimana del libro ebraico in Italia. È presente in numerose pubblicazioni nazionali come il C.A.M., Catalogo d’Arte Moderna, Mondadori, 2011-2012-2013, “Post-Avanguardia”, “Terza Dimensione”, sempre Mondadori editore, 2011. Articoli su di lei sono apparsi su “Arte”, “Arte Contemporanea” e altre riviste specializzate.
Biografia Giuseppe Orsenigo
Giuseppe Orsenigo è nato a Cantù nel 1948 e ha frequentato l’Istituto d’Arte di Cantù, diplomandosi Maestro d’Arte. La sua attività artistica risale ai primi anni Sessanta. Dal 2001 ha esposto le sue opere in numerose personali, tra cui una retrospettiva allo “Spazio Guicciardini” di Milano, ad Aosta in due occasioni alla Saletta d’arte comunale e alla Torre dei Signori di Sant’Orso, a Milano al Nuovo Spazio Aleph, Rosso Lacca, Galleria Zamenhof, a Porto Venere alle Fondamenta della Chiesa di San Pietro e al Castello Doria , a La Thuile, Albergo Planibel e Spazio Aiat , a Saint-Vincent, Salone delle Terme, a Figino Serenza, Villa Ferranti , a Cantù Palazzo La Permanente Mobili, a Como Spazio Espositivo San Pietro In Atrio , e in molti altri luoghi. Diverse anche le collettive in IItalia e all’estero: Ferrara al Castello degli Estensi, al Chiostro di Sant’Anna e al Palazzo della Racchetta, a Massa Carrara al Castello Malsaspina, a Lecce al Castello Carlo V, a Imperia alla Pinacoteca, a Milano alla Galleria Zamenhof, agli Archivi del 900, alla Fondazione Sassetti, alla Permanente, al Palazzo della Triennale, e poi a Innsbruck, Nimes, Parigi e New York. Di lui si sono interessati quotidiani e televisioni nazionali , fra cui “Rai3”, La Stampa, Avvenire, Il Giornale, La Provincia di Como, ,Il Corriere di Como. Tra le ultime personali ricordiamo nel 2012 a Venezia, Palazzo Zenobio, la mostra personale “La vita che vorrei” e nel 2013 a Torino, Galleria20.
Biografia di Luigi Profeta
Luigi Profeta è nato a Milano nel 1969, vive e lavora a Cormano (MI). Ha effettuato numerose esperienze nel campo della fotografia e collaborato con laboratori privati e fotografi di livello nazionale. Nel 1999 ha cominciato la sua esperienza artistica in campo pittorico da autodidatta con la spinta del Maestro Alfonso Madaluni. Nel 2004 comincia a organizzare corsi di pittura e creatività per bambini, e corsi di pittura per adulti. Tra le esperienze artistiche principali segnaliamo nel febbraio 2012 la personale “Post Scriptum” presso la galleria Zamenhof di Milano, nel marzo 2008 la personale “I Paesaggi dell’Anima” all’Enterprise Art Gallery, Milano; nel 2010 la collettiva “Post – Avanguardia” al Castello degli Estensi di Ferrara, al Castello di Carlo V di Lecce e al Castello di Malaspina di Massa; nel 2012 “Koinè” al Palazzo Zenobio di Venezia. E’ presente nelle pubblicazioni La materia e il colore, cataloghi d’arte editoriale Giorgio Mondadori, 2010; Arte da mangiare , società Umanitaria Milano, 2011; C.A.M. , Catalogo Arte Moderna n° 48, Giorgio Mondadori 2012.
Biografia Alessandro Baito
Nato il 29 maggio 1973, laureato in letteratura inglese, ha svolto diverse attività, sempre legate alla sua costante tensione analitica nei confronti del linguaggio: professore di italiano, storia e lingue straniere, giornalista, curatore di testi culturali, storici o poetici, interprete teatrale e presentatore di libri.Nel 2008 comincia a collaborare con la Galleria Zamenhof di Milano in qualità di curatore di mostre. Inizia così la ricerca di una declinazione anche a livello di immagine della sua passione per il linguaggio, traducendo in fotografia le stesse vibrazioni delle sue esperienze intellettuali e linguistiche.È stato selezionato per tutte le edizioni del Concorso Il Segno, ricevendo nel 2010 e nel 2012 anche una segnalazione di merito per il premio fotografico “Man Ray”.Nel 2010 i suoi lavori “Tao” vengono esposti alla mostra collettiva “Anima Mundi” a cura di Valentina Carrera presso la Galleria Zamenhof e successivamente, dal 2012, all’interno di “Labirinti di legno” a cura di Virgilio Patarini presso Palazzo Guidobono di Tortona e Palazzo Zenobio di Venezia.Nel 2012 è anche tra i fondatori del progetto “Ortographie”, mostra itinerante composta da lavori di piccolo formato, con il lavoro “Pace”. Partecipa alla tappa milanese e a quella torinese.Nello stesso anno viene presentato alla Fiera BAF di Bergamo e partecipa poi alle mostre “Particolari rivelatori” presso l’Atelier Chagall e a “Tracce” presso la Galleria Zamenhof, entrambe curate da Virgilio Patarini. Il suo progetto “Footprints” viene presentato per la prima volta all’interno della mostra “Memory Box” a cura di Valentina Carrera, mentre “Angeli di luce”, dopo la menzione al Premio Il Segno, viene portato a Photissima Art Fair a Torino.
Spazio E
Alzaia Naviglio Grande 4, Milano
Tensione
dal 14 al 20 marzo
Orari: dal martedì al sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00 domenica dalle ore 11.00 alle ore 19.00
338.7689158