Si è svolto presso il Nuovo Spazio di Casso l’incontro-conferenza dal titolo Cultura: un motore per la montagna, curato da Dolomiti Contemporanee, per conto della Provincia di Pordenone, in collaborazione con la Provincia di Udine e la Fondazione Dolomiti Unesco. L’evento rientrava nel programma dei Dolomiti Days. Un centinaio le persone giunte a Casso per l’occasione, in questo che è stato il primo evento della nuova stagione 2015, tuttora in fase di programmazione. Anche in quest’occasione non si è trattato di un pubblico generico, quanto piuttosto di un pubblico attento e attivo. Lo Spazio di Casso è un Centro per la Cultura Contemporanea dalla Montagna, avviato nel 2012, nel quale si lavora per costruire delle immagini critiche del territorio, del paesaggio, delle prassi di senso che l’uomo vi attiva. L’incontro di venerdì ha avuto a tema il caso di Dolomiti Contemporanee a Casso, l’esperienza e il futuro di questo Spazio nuovo. Ma, più, in generale, gli ospiti relatori si sono confrontati, ognuno dalla propria specifica prospettiva, sul valore e sul significato della cultura, di una cultura innovativa, rispetto al territorio. La conferenza è durata circa tre ore, gli interventi previsti erano numerosi.Sono intervenuti il Sindaco di Erto e Casso, Presidente del Parco Naturale Dolomiti Friulane, Luciano Pezzin; il delegato per le Dolomiti-Unesco per la Provincia di Pordenone, Pieromano Anselmi; il Presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini; il Presidente del Gal Altobellunese, Flaminio Da Deppo; il responsabile di Enel Hydro Veneto, Francesco Bernardi; l’Amministratore Delegato di Acqua Dolomia, Gilberto Zaina; La ricercatrice della Facoltà di Economia a Ca’ Foscari Venezia, Maria Lusiani; il curatore indipendente Marco Minuz. L’incontro è stato condotto da Gianluca D’Incà Levis, curatore di DC, direttore del Nuovo Spazio di Casso. Presenti in sala, tra gli altri, diversi sindaci ed assessori di Comuni della Valcellina e delle Dolomiti friulane; Alessandro Specogna della Casa Editrice Tabacco; numerosi direttori artistici e progettisti culturali di area friulano-veneta; numerosi studenti e ricercatori universitari e postuniversitari attivi nell’ambito dell’economia della cultura, dell’innovazione culturale e del turismo. Molti gli argomenti dibattuti: sarà disponibile a breve il testo integrale della conferenza.
Tra i temi affrontati: cultura, territorio, montagna; il Concorso Artistico Internazionale Two Calls for Vajont; l’attività svolta dal 2012 ad oggi da Dolomiti Contemporanee a Casso, e le prospettive future; socialità e socializzazione dei processi avviati; impresa culturale e impresa economica; modelli di sviluppo nella valorizzazione del territorio e delle risorse, e nella proposta e fruizione turistica dello stesso; sistemi di valorizzazione del potenziale delle Dolomiti-Unesco; arte e creatività, come generatori di nuovi spazi ed opportunità; progetto culturale, impresa culturale, rigenerazione e rebranding; pericolosità delle pratiche omologanti, necessità di strategie e prassi innovative; necessità di integrazione tra le azioni, nel quadro di una governance ragionata del territorio; necessità delle reti partecipate; rapporto tra tradizione e innovazione (due concetti che coincidono: ogni tradizione è il deposito di un’innovazione “rivoluzionaria”, che ha saputo generare qualità e profitto per il territorio), aggiornandone la cultura; memoria e prospettiva; memoria rigenerata e memoria paralizzante; antropologia dei luoghi; funzionalità delle prassi rigeneratrici, superfluità dell’arte come paramento.