Nel cuore dell’Europa Orientale, incastonata come una pietra preziosa sull’ansa del fiume Vistola, sorge Varsavia, città che lascia il forestiero stupito positivamente per la bellissima esperienza vissuta. La tranquillità, il silenzio quando si passeggia nel centro e l’ospitalità della gente del posto, fanno della capitale polacca il posto ideale se si vuole trascorrere qualche giorno di serenità.
La prima cosa che risalta all’occhio arrivando a Varsavia è il Palazzo della Cultura e della Scienza, una struttura di 237 metri (e 44 piani!) che può essere considerate il punto di riferimento dell’intera città. Il palazzo, costruito dai Sovietici nel 1955, oggi ospita musei, cinema, biblioteche ed è utilizzato per eventi culturali. I polacchi, tuttavia, sono molto diffidenti verso questa costruzione, poiché essendo un “dono dei popoli sovietici”, è considerato come un simbolo della dominazione sovietica, che ha caratterizzato quarant’anni di Storia di questa Nazione.
Lo snodo viario principale è la rotonda Charles de Gaulle, con tanto di statua del presidente francese situata su un lato. Da qui, in direzione Nord, inizia la Nowy Świat che, in un crescendo di luoghi di culto e di cultura, porta fino alla Città Vecchia, il luogo più antico di Varsavia. L’Accademia delle Scienze, con la statua di Niccolò Copernico nella piazzetta antistante, è l’anticamera a questa “esposizione” di opere d’arte. A pochi passi dall’Accademia c’è la Chiesa di Santa Croce, nella quale si trova il cuore del celebre compositore Fryderyk Chopin incastonato in una colonna. Le sue musiche, inoltre, ti accompagnano lungo la strada attraverso delle vere e proprie panchine multimediali che permettono di ascoltare le note di Chopin mentre si ammira il Palazzo del Presidente della Repubblica, il Monumento del Milite Ignoto con i Giardini Sassoni alle spalle e, infine, l’Università.
Il Palazzo Reale introduce alla Città Vecchia che, edificata in pieno medioevo, ha il suo cuore nella piazza del mercato dove c’è il monumento della sirena con scudo e spada, simbolo della città di Varsavia. Il Palazzo, distrutto dai bombardamenti e completamente ricostruito nel secondo dopoguerra, ha delle sale meravigliose con dipinti che ripercorrono le principali tappe della Storia della Nazione ed una, in particolare, con dipinti del Canaletto che rappresentano il passaggio delle truppe napoleoniche in Polonia.
Ai confini della Città Vecchia sorge il Barbacane, un piccolo castello costruito intorno alla metà del cinquecento da un architetto veneziano, che separa la città medievale dalla Città Nuova, costruita in pieno rinascimento con una cinta muraria autonoma.
Tornando alla rotonda De Gaulle, e imboccando la strada verso Sud, si arriva al Parco Łazienki Królewskie, costruito come residenza estiva dei Reali di Polonia. All’interno del parco scorre la Vistola e, affacciati sul fiume, il Palazzo di Sigismondo Augusto e il Belvedere, che in origine erano utilizzati come edifici termali. Nel Parco, considerato uno dei più belli d’Europa, si può ammirare il momento a Chopin perso nel delizioso contesto naturalistico di alberi, prati e sentieri di mattoni gialli.
Non guasta, infine, la parte più recente della città, ovvero un mosaico si grattacieli nel cuore economico-finanziario di Varsavia. Lo scenario sembra quello di una metropoli occidentale che, in maniera simbolica, dà le spalle al passato socialista, rappresentato dal Palazzo della Cultura e della Scienza, e guarda al futuro del mercato globale.