Buenos Aires, Agosto 2014 – CLAUDIA JARES: Long Plays. È così che usiamo chiamare i nostri albums, i nostri vinili, quelli che quando eravamo ragazzi ascoltavamo infinite volte, fino allo sfinimento. Ho detto sfinimento? Beh, non è stato davvero così. Ho potuto ascoltare canzoni dall’album un milione di volte senza mai stancarmi. Mi piacerebbe giocare nella mia stanza, il mio rifugio, il luogo in cui è accaduto tutto. E ‘stato il mio posto preferito in casa, il luogo dove potevo essere totalmente per conto mio, vestirmi, giocare a fare la sposa con una vecchia tenda, make up, danzare, provare acconciature per i miei capelli, guardarmi allo specchio, provare i miei vestiti, osservare, indagare, e ritrovarmi … a Sognare, ad occhi aperti. Beatitudine. Questa è stata la parte migliore. Sognare che l’attore sul muro fosse il mio ragazzo. Che non ci saremmo mai lasciati. Immaginarlo a fissarmi intensamente. Sognare momenti pieni di romanticismo, di amore. Desiderio di essere innamorata. Sognare il mio futuro, i miei obiettivi, di mettere tutte le mie speranze in quei sogni. Credere che anche pregando i miei desideri si sarebbe avverati … Lì nella mia stanza. Ascoltando i miei Longplays. Ho sognato di essere qualcuno, di avere la mia vita, di essere un medico, un pittore, un veterinario. Vivere avventure. Ho sognato di me stessa come donna. Desideravo il bacio del mio vero amore. Se c’è qualcosa che posso dire per certo è che mi sono sentita veramente felice in quella stanza, e molti di quei desideri si sono avverati. E ho ancora dei sogni nei quali continuo a ritrovare me stessa.
La dirartecontemporanea|2.0 gallery è lieta di annunciare l’apertura in rete (www.dirartecontemporanea.eu ) lunedì 24 novembre 2014 dalle ore 21:00 della personale di Claudia Jares dal titolo My Long Play. Un video e 15 foto di medie e grandi dimensioni costituiscono il corpus dell’intera esposizione attraverso cui l’ artista argentina ci rimanda – “ … ad una dimensione precisa della nostra vita, un tempo e luogo che custodiscono quella soglia dell’esistenza in cui le possibilità dell’essere appaiono infinite dispiegandosi in una immota e sognante attesa.” come scrive Ileana Maria Zaza nel testo di presentazione alla mostra.
CLAUDIA JARES|Biografia
Nasce nella piccola città di Baradero, provincia di Buenos Aires, dove vi trascorre l’infanzia. All’età di 14 anni segue la famiglia a Buenos Aires che lascerà dopo qualche anno , a seguito della dittatura militare, per trasferirsi a Boston (1980) dove subito si inserisce nel contesto artistico partecipandovi attivamente e prendendo coscienza che la fotografia sarà la sua ragione di vita . Frequenta la New Englan Scool of Fotography ( NOSOP ) laureandosi nel 1982. Teminati gli studi al NOSOP inizia subito a lavorare per agenzie di moda,fotografo di scena per video musicali e cortometraggi. La vita la porta ad un nuovo trasferimento, questa volta a Caracas in Venezuela ( 1990 ) dove alternerà l’attività di freelance per agenzie e riviste e quella di ricerca partecipando a mostre collettive in gallerie private e spazi pubblici. Torna a Buenos Aires (definitivamente nel 1998 ) dove tutt’ora vive e lavora. Ha studiato Antropologia e Teatro classico, coinvolta sia come esecutore che come fotografo. Il suo lavoro è stato esposto in gallerie private e pubbliche della città.
ILEANA MARIA ZAZA|Biografia
Nata a Molfetta(Bari), è laureata in Filosofia presso l’Università la Sapienza di Roma e diplomata in bioetica con un master a Ginevra. Dopo gli studi universitari intraprende un percorso di studi teatrali.
Da sempre interessata al cinema, all’arte e al valore poietico delle immagini nel 2010 si specializza in regia cinematografica presso la New York Film Academy di New York e prende parte al corso di alta specializzazione in regia di Marco Bellocchio.
L’attività professionale ha inizio come assistente alla regia di Memè Perlini, autore e innovativo sperimentatore degli anni ’70 e ’80, e Patrick Rossi Gastaldi. Annovera collaborazioni con il Napoli Teatro Festival Italia e il Todi Arte Festival. Prende parte in qualità di attrice ad alcuni spettacoli teatrali, letture drammatizzate,fiction. Si dedica più direttamente alla regia allestendo corti teatrali e debuttando nel 2012 presso il teatro dell’Orologio con lo spettacolo Come tu mi vuoi nato da una ricerca collettiva sull’incognita esistenziale del lavoro nelle condizioni di vita attuali, che ha riscosso plauso della critica e del pubblico.
Parallela l’attività filmografica che comprende le seguenti produzioni: 2014 – To be Shakespeare in a day,(5′ 48”), Shakespeare Fest – Globe Theatre, Roma. 2013/2014 – Oggi insieme domani anche, documentario/film partecipato della Marechiarofilm. 2013 – Best Before, Clermont Ferrand Short Film market, VoffFest e CinemavvenireFestival 2014). 2011- Unknown. 2008- Universo teatro, “2009 Clermont Ferrand Short film Market”. 2005- Passioni del fare.
Collabora con l’attività del padre, Michele Zaza, in qualità di soggetto fotografico, esecutrice degli scatti e realizzatrice dei video. Scrive testi e presentazioni per iniziative culturali ed eventi espositivi.
dirartecontemporanea|2.0 gallery – Angelo Marino, Via E.Caruso 9 – 81100 Caserta (Italy ) + 39 333 44 61 479
dirarted20@gmail.com – www.dirartecontemporanea.eu
Testo di Ileana Maria Zaza
A cura di Angelo Marino
Inaugurazione 24.11.2014 dalle 21:00 ( connettendosi a: www.dirartecontemporanea.eu )
Chiusura 20.02.2015 20:00
Dirartecontemporanea|2.0 gallery
Info: +39 333 44 61 479
My Long Play