Si è inaugurata sabato 25 ottobre la mostra Twister, a cura di Graziano Menolascina, presso Spazio Nea, la galleria d’arte contemporanea nel centro storico di Napoli che conferma l’mpegno di ospitare grandi artisti del panorama nazionale e internazionale. La mostra, patrocinata dal Comune di Napoli, proseguirà presso la galleria Spazio Nea di piazza Bellini fino al 29 novembre. Al vernissage sarà presente l’artista. In questo caso, protagonista unico è Silvano Tessarollo, classe ’56, originario di Bassano del Grappa, decine di mostre all’attivo, nel 2011 la partecipazione alla 54° Biennale di Venezia – Padiglione Veneto con una grande opera a motore elettrico ‘dal meccanismo traballante‘, pensata site specific per la galleria napoletana; sculture più piccole e installazioni realizzate con materiali industriali, legno, nylon, carta, nastro adesivo, cera, vetroresina, spago, colori ad acqua arricchiranno l’esposizione. La sensazione sarà quella di stare su una giostra, come quelle che ci chiamano nei sogni, con le loro luci e colori, davanti a cui sostare con lo stesso desiderio dei bambini, su cui salire e girare in tondo o da cui non riuscire più a scendere. Cosi Silvano Tessarollo ci invita a divertirci, impressionarci, incuriosirci, a emozionarci coinvolgendo anche il nostro Io-Onirico che varia mentre il simbolo-opera d’arte si arricchisce di infinite possibilità. ‘Salire sulla giostra’ nel senso di partecipare, farsi portare da un movimento esterno. E’ ormai lontano il tempo in cui Tessarollo praticava il mondo tenero, mostruoso, deliziosamente perfido dei fumetti o dei cartoons plasmando ”strane creature”. Prevale ora la grazia sghemba delle ”giostre” come traccia visibile di una vita che si sposta sempre più verso il grado zero dell’animazione. Lo Strumento prediletto dell’ espressione artistica è il linguaggio scultoreo, che si definisce con l’uso di materiali quali la cera e la vetroresina dipinta; non mancano le elaborazioni digitali che sono accompagnate da acquarelli, pastelli e progetti video. La varietà dei materiali e la pluralità dei mezzi espressivi definisce un personalissimo stile, con cui l’artista crea un universo parallelo, costruisce un mondo altro, popolato da pupazzetti , che si rivelano essere animali usati in chiave antropomorfa.
Se a prima vista si sorride guardando le sculture, investite da un linguaggio di facile fruizione simile a quello dei cartoni animati, che popolano l’universo mass mediatico infantile costruito con una tecnologia digitale, con uno sguardo più attento l’alone di innocenza legato al gioco si dissolve e si scoprono tutti quegli aspetti che il più delle volte sono inghiottiti nella routine della vita quotidiana perché dolorosi e critici di una realtà triste, costruita e voluta dall’egoismo dell’essere umano stesso.
Tessarollo inizia una narrazione fantasiosa che unisce due voci, una tragica e l’altra comica, lasciando all’intelligenza dell’osservatore la possibilità di decifrare il messaggio lanciato, di farlo proprio o semplicemente di ignorarlo. Aspetto interessante del suo lavoro penso sia quello di aver tracciato una realtà alternativa: insicura perché popolata da personaggi derivati dai cartoon e, allo stesso tempo, estremamente veritiera perché intrisa di elementi del reale. Forse solo interpreti di una natura perversa dell’uomo, che oggi sta venendo sempre più allo scoperto (grazie anche ad una divulgazione esagerata di fatti tragici da parte dei mass-media); dunque è messa in atto una spettacolarizzazione del perverso che coglie gli aspetti perturbanti della nostra società.
Il titolo è un elemento importante se si vuole cogliere il messaggio lanciato, centrale è l’approccio ironico che con un apparente leggerezza riporta la nostra attenzione su problematiche che troppo spesso ormai intasano i sistemi informativi e comunicativi, su fatti che siamo abituati a vedere ma non a vivere e che per questo ci sembrano “normali”. Le sculture sono il centro dell’ esposizione ma interessanti sono anche gli acquarelli, che ritraendo i medesimi soggetti, sono disposti vicino alle sculture corrispondenti. Una nota critica non del tutto positiva andrebbe fatta proprio riguardo alle opere su carta, infatti in quest’ultime sembra essere sparita ogni regola compositiva, la luce non è distribuita in maniera corretta e la prospettiva è inesistente; a mio avviso siamo davanti ad una problematica più grande: quanto valore è attribuito alla “giusta” pittura nell’arte contemporanea.
Biografia di Silvano Tessarollo
Silvano Tessarollo nasce nel 1956 a Bassano del Grappa. Si diploma come maestro d’arte in grafica pubblicitaria. La capacità di manipolare instancabilmente la materia è al centro del suo lavoro, dove la fase artigianale anticipa quella riflessiva.
Lavora utilizzando acquerello, cera, giocattoli, materiali della produzione seriale, immagini digitale, che modella trasformandoli in pupazzi, in esseri antropomorfi, che mimano con ironia le attività umane più disparate. Con questi mezzi Tessarollo indaga la condizione dell’individuo contemporaneo, tra dimensione umana e inumana, tra reale e virtuale. Più recentemente lavora smembrando giocattoli e ricomponendoli in figure inquietanti, dove l’usura del materiale lascia vedere tutta la fragilità e la caducità dell’esperienza umana.
Spazio Nea
dal 25 ottobre al 29 novembre
Via S. Maria di Costantinopoli n°59
Tel. 081.451358
Orari dalle ore 9.00 alle ore 22.00