Con la cerimonia di premiazione si è conclusa la 71esima Mostra del Cinema di Venezia. Un’edizione innegabilmente ricca di grande cinema, con una serie davvero notevole di film di altissima qualità che, siamo sicuri, non ha reso per nulla facili le scelte della giuria capitanata da Alexandre Desplat (come lui stesso ha ammesso nel discorso introduttivo alla premiazione).
Una giuria che quest’anno ha deciso di premiare lo svedese Roy Andersson e il suo A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence che conquista il Leone d’Oro come miglior Film. Il Leone d’Argento per la Miglior Regia è stato assegnato ad Andrei Konchalovsky per l’intenso The postman’s White Night.
Il Gran Premio della Giuria è andato a The Look of Silence di Joshua Oppenheimer mentre il premio speciale della giuria è andato a Sivas di Kaan Mujdeci. Tanta Italia in concorso al festival, con tre film, ma non così tanta nel palmares. L’appeal del personaggio di Leopardi ne Il giovane favoloso non è bastato a Elio Germano per portare a casa la Coppa Volpi per l’interpretazione maschile (nonostante fosse stato considerato innegabilmente uno dei grandi favoriti) che è stata invece assegnata ad Adam Driver per Hungry Hearts.
Alba Rohwacher, sempre per Hungry Hearts, ha vinto la Coppa Volpi per la Miglior Interpretazione Femminile. Il premio per la migliore sceneggiatura è stato consegnato a Tales di Rakhshan Banietemad. Il giovanissimo Romain Paul ha vinto il premio Marcello Mastroianni (premio conferito ai giovani attori) per Le dernier Coup de Marteau.
Il premio Luigi De Laurentiis per la Miglior Opera Prima è andato a Court di Chaitanya Tamhane che vince anche il premio Orizzonti come Miglior Film. Il premio speciale per la sezione Orizzonti è andato a Belluscone di Franco Maresco. Premio come miglior documentario sul cinema ad Animata Resistenza di Francesco Montagnere and Alberto Girotto.
rif: vogue.it