Dopo il grande successo del primo CineCocktail@Venezia 71 con l’attore Pierfrancesco Favino e il secondo con la giovane regista Anabel Ciliberti, ultimo appuntamento, presso lo Spazio Luce Cinecittà dell’Hotel Excelsior con un incontro, realizzato in collaborazione con Diva Universal, è stato incentrato sulla figura di Sophia Loren,
sempre condotto dalla giornalista Claudia Catalli. All’incontro sono intervenuti l’attrice Sara Serraiocco, interprete di Salvo, quindi il giornalista e regista Marco Spagnoli, autore del documentario Donne nel mito: Sophia racconta la Loren, in concorso alla 71ª Mostra di Venezia nella sezione Venezia Classici, ma anche la giornalista e scrittrice Laura Delli Colli, presidente dell’SNGCI, il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani e lo scrittore, regista e sceneggiatore Italo Moscati, autore del libro Sophia Loren. La storia dell’ultima diva edito da Lindau. Sophia Loren è nata a Roma ed è cresciuta a Napoli, durante la guerra. Sua madre la crebbe da sola, insieme a sua sorella Maria, con pochissime risorse e fra mille difficoltà. A 14 anni Sophia partecipò a un concorso di bellezza e si iscrisse a un corso di recitazione. Fu selezionata come figurante per “Quo vadis” di Mervyn LeRoy e ottenne altri piccoli ruoli; ma nel corso di un ennesimo concorso di bellezza incontrò Carlo Ponti, che era uno dei giudici di gara: quest’uomo le cambiò la vita, diventando il suo produttore, suo marito e il padre dei suoi due figli. Alla fine degli anni ‘50, la stella di Sophia ha iniziato a brillare in America: film come “Boy on a dolphin” (“Il ragazzo sul delfino”) e “The pride and the passion” (“Orgoglio e passione”) le hanno assicurato un contratto quinquennale con Paramount Pictures. Sophia ha girato “Desire under the elms” (“Desiderio sotto gli olmi”) con Anthony Perkins, “Houseboat” (“Un marito per Cinzia”) con Cary Grant e “Heller in pink tights” (“Il diavolo in calzoncini rosa”) di George Cukor, in cui appariva per la prima volta con i capelli biondi. Nel 1960 è stata la protagonista del film di Vittorio De Sica “La ciociara”, aggiudicandosi i maggiori premi dei festival di Cannes, Venezia e Berlino.
Quel ruolo le è valso l’Oscar come Migliore Attrice, e fu la prima volta che un’attrice che recitava in lingua straniera, vinceva in quella categoria. La bellissima storia a tinte fosche di De Sica raccontava le vicende di una madre e una figlia nell’Italia dilaniata dalla guerra. Loren era ormai un’attrice molto richiesta: ricordiamo altri famosi film di quell’epoca, quali “El Cid” con Charlton Heston, “The Millionairess” (“La miliardaria”) con Peter Sellers, “It started in Naples” (“La baia di Napoli”) con Clark Gable, “Lady L” di Peter Ustinov con Paul Newman, “Arabesque” con Gregory Peck, e l’ultimo film di Charlie Chaplin, “A countess from Hong Kong” (“La contessa di Hong Kong”) con Marlon Brando. Nel 1980, Sophia ha interpretato sua madre e se stessa in un film per la televisione che racconta la sua biografia. Negli anni ’90 Loren ha scelto con molta cura i film da interpretare ed è apparsa in “Pret a porter” di Robert Altman e nella commedia del 1995 “Grumpier old men” (“That’s Amore – due improbabili seduttori”) in cui interpretava una ‘femme fatale’ al fianco degli attempati Walter Matthau e Jack Lemmon. Nel 1991 Loren è stata premiata con un Honorary Academy Award® (Oscar alla Carriera), per il suo indimenticabile contributo all’industria del cinema. Nel 1995 ha ricevuto il Cecil B. DeMille Award. Nel 1993 ha consegnato lei stessa a Federico Fellini un Oscar alla carriera e nel 1998 ha presentato il premio a Benigni, che ha vinto l’ambita statuetta per “La vita è bella”. Per parlare di cinema in modo nuovo e diverso, sorseggiando un cocktail. Come ci dice la giornalista Claudia Catalli : “CineCocktail è un progetto nato per allargare il dibattito artistico ai non addetti ai lavori e coinvolgere il pubblico in un confronto collettivo su cosa significhi, oggi, lavorare nel mondo dello spettacolo. Per dare la chance a nuovi talenti e artisti emergenti di farsi conoscere. Per richiamare l’attenzione su divi, personalità e attori apprezzati che vogliano mettersi in gioco e magari mostrarsi sotto una luce diversa. Per confrontarsi insieme rispetto a temi e argomenti diversi. Per avvicinare celebrities e appassionati, personaggi leggendari e fan, critica e pubblico in un’atmosfera informale e in un dibattito collettivo. Per uscire dagli schermi e dagli schemi, e parlare faccia a faccia di cosa voglia dire, oggi, fare cinema. Tanto è vero che si sono alternati protagonisti divi hollywoodiani come John Turturro, Michael Madsen e Daryl Hannah; attori italiani come Pierfrancesco Favino, Luigi Lo Cascio, Giuseppe Battiston, Piergiorgio Bellocchio e Marco Bocci; bellezze internazionali come Moran Atias, Maria Grazia Cucinotta e Caterina Murino; stimate interpreti come Luisa Ranieri, Valeria Solarino, Maya Sansa, Donatella Finocchiaro, Giorgia Wurth e Daniela Virgilio; nomi di spicco dell’universo giovanile come Francesco Mandelli, Nicolas Vaporidis e Francesco Arca; leggende del mondo dello spettacolo come Pippo Baudo; autori, produttori e talenti emergenti under 30. Gli ospiti sono stati chiamati a conversare con il pubblico, tra proiezioni, video e domande. E spesso mettono in scena happening esclusivi (monologhi, reading, live etc)”.