Cosa accade a una famiglia o a un anziano quando gli tolgono la casa? Una mattina bussa alla loro porta il responsabile, elegantemente vestito, di un’agenzia immobiliare incaricata dalla banca creditrice, per informarli che hanno solo 10 minuti per portarsi via gli oggetti di valore e che da quell’istante la casa è di proprietà della banca. Chi si rifiuta di abbandonarla viene arrestato, dai due poliziotti che lo accompagnano, per violazione della proprietà privata. E gli arredi? Vengono messi in pochi minuti sul marciapiede da una squadra di smontatori.
Non è un incubo, è quello che è accaduto a molti americani sfrattati dalla loro abitazione, strappati dalla loro vita, da banche a cui non hanno potuto pagare le rate del mutuo o del prestito. Gente che ha perso il lavoro o i cui affari si sono ridotti a causa della crisi. Mutui e prestiti prima concessi con facilità, quasi fossero un regalo, contratti capestro che per il mancato pagamento impongono tassi da usura e poi sfratto immediato. E’ quello che accade ai protagonisti del film 99 Homes del regista statunitense Ramin Baharani, che attraverso una narrazione veloce e incalzante dovuta al dinamico montaggio e alla sua abilità di scrittore, tuffa gli spettatori in questa agghiacciante realtà togliendogli il respiro, impedendogli di distrarsi per un solo attimo e facendogli intravedere un solo barlume di salvezza: quella di allearsi con l’aguzzino per sopravvivere. Inizia così l’iniziazione di un percorso segnato da avidità e corruzione ma il protagonista, l’operaio Dennis Nash (Andrew Garfield, l’interprete di Spider Man), ce la farà a cancellare ogni principio etico per arricchirsi a danno del 99% del pianeta: i poveri e gli onesti, quelli che non si arricchiranno mai perché hanno scrupoli? Il film è implacabile nel suo assunto: attraverso l’onestà non si raggiunge la prosperità, che è invece ad appannaggio di speculatori immorali, di banche che somigliano a usurai e che attraverso sfratti a catena s’impossessano di intere aree su cui la speculazione edilizia ha la meglio. Una delle frasi ad effetto dell’agente immobiliare Rick Carver: «Avrai più case che donne per riempirle». Un film che prende allo stomaco e il cui solo tassello mancante è l’analisi delle cause della crisi e delle speculazioni dei mutui americani. È giunto il momento di occuparsi, non solo preoccuparsi, del 99% della popolazione terrestre: i più deboli, i poveri e gli onesti, quelli che meritano giustizia. Un film da Leone d’oro per la regia, l’interpretazione di Michael Shannon (Rick Carver) e per i suoi contenuti.
il Trailer Ufficiale: