Davide Stasino è, indubbiamente, il più interessante artista visivo che abbiamo adesso a Napoli.
Diplomato, oramai alcuni anni fa, all’Accademia di Belle Arti, con il Ch.mo Prof. Gianni Pisani, Stasino ha continuato la propria formazione didattica, divenendo, a sua volta, docente presso scuole medie e superiori in territori disagiati.
Da anni, infatti, si occupa dei ragazzi e degli uomini (la dispersione scolastica in Campania, infatti, è solo una delle facce dei problemi dell’istruzione minorile nella nostra terra devastata) di Scampia, insegnando presso un locale istituto.
Stasino, vive la 167 e Scampia e la complessa e non banalizzabile realtà delle Vele, da ben prima che se ne facesse tutto questo gran parlare. Da prima che fosse dannatamente di moda.
E, soprattutto, lo faceva e lo fa, facendo il pescatore di anime.
Nutrita, inoltre, è la sua attività ancora più delicata, emotivamente impattante e, totalmente filantropica, da lui svolta nei carceri minorili e di massima sicurezza.
Eppure mentre, ed a poco più di 30 anni, Davide era impegnato a fare tutto questo, creava anche la sua solidissima carriera come artista visivo.
L’esordio su un palcoscenico di maggior risalto fu tanti anni fa, presso la Galleria Franco Riccardo Arti Visive con Disfacimento.
La mostra ebbe grande risonanza; la particolarità e, amo dire, la grande anima di Davide Stasino si vide anche in quel contesto.
Giovane tra i giovani artisti che Franco Riccardo aveva lanciato e avrebbe continuato a lanciare negli anni a venire, Stasino si è da subito contraddistinto per le sue doti artistiche, certo, ma anche multimediali e personali.
Sopratutto, personali.
“Tutto quello che ho, lo devo alla fiducia di Franco Riccardo” dice spesso e pubblicamente Davide, ma, in realtà, molto di quello che ha lo deve a se stesso.
A Disfacimento, e anche senza la presenza autoritativa di Riccardo, infatti, è seguito molto.
Fire and Ash, Evaporation, collettive, partecipazioni a progetti culturalmente ed artisticamente rilevantissimi.
Da ultimo, il progetto a cura di Francesca Panico per il Mondo di Suk, Arte per Arte che ha portato, nuovamente Davide a Scampia insieme a Ludovica Bastianini, Chiara Coccorese ed altri e il cui libro è stato presentato al Museo Madre per le Arti Contemporanee di Napoli alla presenza del Direttore prof. Andrea Viliani e dell’Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Napoli, Alessandra Clemente.
Ma ora, Davide è ad una svolta.
Tutto si perpetua, nella vita.
E, pertanto, è nella galleria dell’Associazione Culturale A/R Project Arte di Giugliano, diretta da Lorenzo Riccardo, che Davide Stasino presenterà Simulacrum.
Simulacrum, peraltro, è anche la prima mostra che Lorenzo Riccardo, laureando in Conservazione dei Beni Culturali e collaboratore per due anni durante gli studi scolastici della Fondazione Morra – Museo Nitsch di Napoli, ha curato, in uno con l’artista Stasino.
Simulacrum è l’ esposizione che si inaugura oggi presso A/R Project Gallery (Piazza Gramsci n. 18 – Giugliano in Campania Napoli ), alle h 18.00 e che sarà visitabile sino al 5.07.2014.
Simulacrum comprende 5 lavori pittorici di grandi dimensioni, 35 lavori tra medie e piccole dimensioni.
Inoltre, un ambiente, sarà integralmente dedicato, all’installazione video in cui Davide Stasino realizza in presa diretta un lavoro di piccolo formato, facente parte delle opere selezionate dal Presidente Lorenzo Riccardo per Simulacrum.
Simulacrum è l’esito di tutto il cammino personale, artistico, emotivo di Davide Stasino è la sua effige, potremmo dire, se non rischiassimo di cadere nei preziosismi letterari.
Simulacrum è il manifesto artistico so far di Davide Stasino.
La sua capacità di vedere oltre, in arte e nelle persone.
E la sua voglia e la sua capacità di andare più giù e più su e, contemporaneamente più di lato, se ciò avesse un senso.
La sua capacità di farsi volere bene.
A tal uopo Davide Stasino vorrebbe ringraziare Lucio DDTArt, artista ed amico personale di Stasino che, oggi, come spesso succede, è vicinissimo a Davide e lo supporta anche solo con la sua presenza fisica.
Davide Stasino traduce le sue luci e le sue inevitabili ombre in un complesso visivo forte ed impattante che non tralascia nulla, mai.
Tantomeno la sua accademica formazione.
Io, modestamente, sono più che entusiasta di conoscerlo da oltre un anno e di poter ascoltare le sue parole e godere della sua arte.
Invito, molto partigianamente, tutti a vedere Simulacrum.
Un ultimo spoetizzante ma necessario passaggio: tutta questa arte non spaventi.
Chi ne vuole godere può accedervi, può per sommo paradosso, anche comprarla.
L’arte contemporanea dei giovani, infatti, si compra.
Sui giovani, chi fa cultura e si fregia di titoli altisonanti, o, peggio ancora è Pubblica Amministrazione, dovrebbe investire.
Poiché nessuno, se non loro stessi, e, da oggi, Lorenzo Riccardo, investe sui giovani, l’arte immensa di Davide Stasino è anche abbordabile economicamente.
Mentre le copie delle copie delle litografie di Andy Warhol continuano ad apprezzarsi.
Ma Davide Stasino, no.
Non è certo una copia di mille riassunti.
Daniela B Persico
Social media Strategist A/R Project Arte