La poesia è il salvagente
cui mi aggrappo
quando tutto sembra svanire.
Quando il mio cuore gronda
per lo strazio delle parole che
feriscono, dei silenzi che trascinano
verso il precipizio.
Quando sono diventato così
impenetrabile
che neanche l’aria
riesce a passare.
Le parole del poeta libanese, accarezzano con cruda leggera passione la visione della poesia stessa.
Una chiara consapevolezza di dove finisce l’io e dove nasce una lirica. Nel punto di intersezione tra queste due aree figurate, vive il poeta. Quando gli affanni di una vita diventano insostenibili, come un incubo, l’unico modo di trovar pace è non solo scrivere, ma vivere e respirare la poesia. La nascita di una poesia è un evento, che mai può essere connesso al non essere. Dipende imprescindibilmente dalla vita vissuta, così come una rivoluzione esiste solo grazie ad un’idea. La poesia è una liberazione. E’ sempre un momento di rivolta del proprio essere.